Padova, ultimo giorno di lavoro prima della pensione finisce in tragedia: morto 58enne colto da malore
Un 58enne è morto in azienda in quello che sarebbe stato l'ultimo giorno di lavoro prima della pensione: la tragedia nel Padovano
Tragedia a Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova, dove un uomo di 58 anni ha perso la vita in quello che sarebbe stato il suo ultimo giorno di lavoro prima della pensione. A morire, forse per un malore causato da un infarto fulminante, è stato Michele Barco, che da 30 anni lavorava presso una nota ditta del Padovano.
Festeggiava la pensione, morto 58enne
Doveva essere un giorno di festa per lui, ma si è trasformato presto in tragedia. Il 31 gennaio 2023 sarebbe dovuto essere per Michele Barco l’ultimo giorno di lavoro alla Belvest, ditta che si occupa di abbigliamento nel Padovano, ma è stato il luogo dei suoi ultimi momenti di vita.
Il 58enne, come hanno raccontato alcuni colleghi, era arrivato in ufficio con tanto di dolcini e bottiglie di spumante per prepararsi a brindare alla pensione dopo 30 anni di onorato servizio da addetto al controllo qualità, ma da un momento all’altro si è passati dai sorrisi alle lacrime. Il 58enne, per cause ancora da accertare, si è accasciato davanti ai colleghi rimasti impietriti.
Il malore e lo choc dei colleghi
Un malore, forse un infarto fulminante, ha portato via Michele Barco. L’uomo, pronto a festeggiare, era arrivato in ditta contento e pronto a mettersi al lavoro nell’ultimo giorno in servizio, ma nel giro di poco si è consumata la tragedia.
Davanti ai colleghi di sempre, che lo avevano visto arrivare con in mano pasticcini e spumante per brindare al pensionamento che sarebbe partito dal 1 febbraio 2023, il 58enne si è accasciato al suolo e non si è più ripreso. Sul posto sono intervenuti prontamente gli uomini del 118 che una volta giunti in ditta non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo.
Chi era Michele Barco
Celibe e senza figli, Michele Barco era uno degli uomini di fiducia all’interno della Belvast di Piazzola sul Brenta. La ditta, fondata negli anni Sessanta, negli ultimi trent’anni era diventata la casa del 58enne che si occupava del controllo della qualità dei prodotti che venivano creati all’interno dello stabile che si occupa del confezionamento di abiti sartoriali.
Sotto lo sguardo attento dell’uomo, nel corso degli anni, erano passati milioni di confezioni di abiti che erano controllati da cima a fondo da Barco a caccia di eventuali difetti o errori di fabbricazione. Veterano dell’azienda, secondo quanto riferito dal Corriere del Veneto il 58enne non aveva mai avuto problemi cardiaci o niente che potesse far pensare a un malore fulminante.
In segno di rispetto la Belvast ha deciso di sospendere immediatamente le attività per commemorare la scomparsa del suo operaio.