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Nuovo virus dalla Cina, quali sono i sintomi e il parere degli esperti. Quanto dobbiamo preoccuparci?

Le precisazioni di Wang Linfa, co autore dello studio sul sequenziamento, e il parere della veterinaria Maria Caramelli

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Langya henipavirus (LayV). È questo il nome del nuovo virus che gli esperti stanno monitorando in Cina.

Nuovo virus cinese, cosa sappiamo e in quali animali è presente: anche nei cani

LayV è stato in realtà identificato per la prima volta nel 2018, nelle province nord-orientali di Shandong e Henan. È stato tuttavia sequenziato da parte degli scienziati solo la scorsa settimana. Dozzine i nuovi casi di infezione.

Come il Covid, Langya henipavirus è probabilmente stato trasmesso dagli animali all’uomo: l’RNA virale LayV è stato trovato in più di un quarto delle analisi effettuate su 262 toporagni, i quali, a detta dei ricercatori, potrebbero essere un serbatoio naturale del virus, presente anche nel 5% dei cani e nel 2% delle capre domestiche.

Analisi in laboratorio.Fonte foto: ANSA
Analisi in laboratorio.

Langya henipavirus sequenziato in Cina, quali sono i sintomi del contagio

Nelle persone, il virus ha causato sintomi tra cui febbre (in tutte le persone), affaticamento, tosse, perdita di appetito e dolori muscolari, mentre, ad oggi, non sono stati segnalati decessi.

Non ci sono stati casi di infezione “fatali o molto gravi”, ha detto il professore Wang Linfa, coautore dello studio pubblicato sul New England Journal of Medicine (NEJM), al Global Times: “Non c’è ragione di panico”, ha continuato.

I 35 casi di infetti studiati dai ricercatori sono stati lavoratori agricoli o impiegati di fabbrica, a stretto contatto con le tipologie di animali monitorate, quindi non è ancora chiaro se il virus possa essere trasmesso da persona a persona. Tuttavia “la dimensione del nostro campione era troppo piccola per determinare lo stato della trasmissione da uomo a uomo”, hanno puntualizzato gli esperti.

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Nuovo virus LayV, parla la veterinaria Maria Caramelli: c’è una notizia positiva

“È una zoonosi che va sorvegliata molto bene”. Lo ha detto all’Adnkronos la veterinaria Maria Caramelli. Gli henipavirus, ha continuato, “si trovano nei pipistrelli o nei topiragno dove hanno il loro serbatoio. Ad esempio il virus Nipah è di questo genere e può colpire i cavalli, ma questi agenti hanno un grande spettro di animali da infettare, compreso l’uomo”.

“C’è una certa preoccupazione per questo focolaio cinese. Ora però questo cluster è legato a condizioni di promiscuità con gli animali. Sappiamo che per questo genere di virus un passaggio uomo-uomo è sporadico e ha una scarsa efficacia, ma non può essere escluso, come ci insegnano altri casi”.

“Oltre il 70% delle malattie che colpiscono l’uomo arrivano dagli animali – ricorda Caramelli – e questo ci deve far ragionare sull’importanza della prevenzione e della sorveglianza che in Europa è alta, ma in altri Paesi è più bassa”.

Poi la veterinaria conclude su una nota positiva: “Il fatto che questo cluster sia venuto alla luce è un buon segnale“.

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persone mascherine Fonte foto: ANSA
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