Covid, morta a 28 anni dopo il parto: "Ridateci il cellulare"
La sorella della 28enne morta al secondo Policlinico di Napoli ha lanciato un appello sui social per la restituzione degli oggetti personali
Il cellulare, la fede e un anello di Palma Reale sono spariti mentre la 28enne di Caserta, morta di Covid dopo il parto, lottava per la vita al Policlinico “Federico II” di Napoli. Lo denuncia in un post su Facebook la sorella, lanciando con un video un appello per la restituzione dei suoi oggetti personali.
“Sono la sorella di Palma che purtroppo e venuta a mancare – ha detto – Ho deciso di fare questo video in questo momento di dolore per fare un appello. Sono scomparsi gli effetti personali di mia sorella: il telefono, un anello e la fede. Questo appello lo faccio perché so che difficilmente verranno fuori, perché non è la prima volta che capita questo schifo negli ospedali nei momenti di dolore ma è inutile parlarne perché di queste cose ne capitano di ogni genere”.
“Io voglio fare solo un appello a questa persona e ci voglio mettere la faccia: non mi interessa dell’anello e non mi interessa della fede. Io rivoglio il telefono di mia sorella perché su quel telefono ci sono tanti ricordi. Ci sono le foto di Palma. Ci hanno tolto tutto” ha detto ancora la donna
“Almeno il telefono fatecelo recapitare anche anonimamente. Si può fare, ci sono molti modi per arrivare a noi. Chi ha fatto questo si passi la mano sulla coscienza. Spero che il messaggio arrivi a chi deve arrivare” è il messaggio mandato su Facebook.
Era stata proprio la sorella, sempre sui social a raccontare la vicenda di Palma accusando i medici di non aver fatto il possibile per curare la 28enne, “incinta di 8 mesi, si era recata al Pronto soccorso di Caserta per dolori alla pancia e difficoltà respiratorie”.