Milano, 90enne cieca uccisa con un ferro da stiro: presi due uomini

Venerdì 29 ottobre una donna di 90 anni è stata trovata senza vita nella sua abitazione, a Milano. Inizialmente si è pensato che il decesso fosse stato causato dall’inalazione del denso fumo di un incendio scoppiato in casa, ma le indagini hanno chiarito che si è trattato di omicidio. Dall’analisi del cadavere è emerso che la vittima, Fernanda Cocchi, è stata uccisa a colpi di ferro da stiro in testa. I due presunti assassini sono stati fermati.

Milano, 90enne cieca uccisa con un ferro da stiro: la dinamica

Sul posto erano intervenuti gli operatori del 118, insieme ai vigili del fuoco accorsi per spegnere il rogo che si era sviluppato dell’abitazione in via Ponte Seveso, nei pressi della Stazione Centrale.

L’ipotesi iniziale era che ad appiccarlo fossero stati proprio gli assassini, dopo l’omicidio: il corpo della donna, cieca, era in soggiorno e non era stato raggiunto dalle fiamme, sviluppate in cucina.

Con il procedere delle indagini è emerso che a fare irruzione in casa dell’anziana, vicina alla stazione Centrale, sarebbero stati uomini: un 22enne dell’Ecuador e un 44enne del Perù, determinati a mettere a segno una rapina.

Un colpo misero, dato che hanno portato via solo un paio di occhiali, poco meno di 50 euro, un orologio, collanine e un anello.

I due uomini hanno precedenti di polizia e non avevano alcun legame con la vittima: l’unico punto di contatto emerso dalle indagini è la frequentazione del palazzo da parte del 44enne, che lì ha dormito diverse volte approfittando dell’ospitalità di un parente. L’ipotesi è che proprio in quelle occasioni il peruviano si sia accorto della pensionata e l’abbia individuata come possibile vittima.

Doveva essere un colpo facile, ma l’improvvisa reazione dell’anziana deve aver sorpreso i due, che l’hanno colpita con un ferro da stiro trovato in casa ancora sporco di sangue. Gli aggressori lo hanno lasciato accanto al cadavere.

Milano, 90enne cieca uccisa con un ferro da stiro: presi due uomini

Gli agenti, guidati da Alessandro Carmeli e coordinati dal pm Rossana Incardona, sono riusciti a recuperare in breve tempo le immagini di una telecamera di sorveglianza installata nel palazzo in cui abitava la vittima.

Visionando le immagini si è risaliti a un uomo col volto coperto e nascosto da un cappuccio che nel video si vede uscire poco dopo l’omicidio.

I due presunti assassini, fermati, nel corso dell’interrogatorio non avrebbero rilasciato dichiarazioni utili: addosso, però, sono stati trovati oggetti personali della vittima.

Fonte foto: ANSA