Ladispoli, si risveglia la donna accoltellata insieme alla figlia dal marito: il primo pensiero alla 17enne
Le prime parole per la figlia dopo il risveglio dal coma farmacologico, sul letto della Rianimazione
Si è risvegliata dal coma farmacologico la 47enne accoltellata dal marito a Ladispoli, insieme alla figlia 17enne. E proprio alla figlia è rivolto il suo primo pensiero: “Se sono viva è grazie a lei” sono le prime parole della donna, riportate da Il Messaggero, dal letto del reparto di Rianimazione del San Camillo, dove è stata portata lo scorso 21 aprile dopo essere stata accoltellata dal marito.
Ladispoli, si risveglia la donna accoltellata: le sue prime parole per la figlia
“Voglio abbracciarla, vederla di persona – ha detto la 47enne, insegnante di italiano alle medie – l’ultimo ricordo che ho di quella mattina è la sua immagine, il suo corpo che si frapponeva tra il mio e quello del mio ex marito, è stata lei a farmi da scudo e a impedire che mi ammazzasse. Se sono viva è grazie a lei, al mio angelo, ma anche a questi medici e sanitari che hanno fatto un vero miracolo per strapparmi alla morte”.
In attesa di rivedersi di persona, mamma e figlia si sono già sentite per telefono ed è in programma al più presto una videochiamata.
La 17enne sta meglio ed è ricoverata al Bambino Gesù di Palidoro, da dove ha confermato agli inquirenti la ricostruzione della vicenda fatta dai carabinieri.
La porta dell’appartamento dove è avvenuto l’accoltellamento a Ladispoli
Ladispoli, si risveglia la donna accoltellata: la vicenda
Lo scorso 21 aprile, il padre, 49 anni, progettista ricercatore all’Istituto di fisica nucleare, avrebbe colpito lei e la madre con diverse coltellate, dopo un feroce litigio con la moglie che aveva deciso di lasciarlo circa un mese prima.
La donna è stata raggiunta da tre fendenti allo stomaco e al petto, che le hanno provocato una seria emorragia interna.
Trasportata d’urgenza in condizioni gravissime al San Camillio, la 47enne è stata sottoposta per oltre tre ore agli interventi di una équipe multidisciplinare coordinata dal professore Pierluigi Marini.
Nonostante la situazione disperata, i medici sono riusciti a salvare la vita della donna, che giovedì è stata estubata.
Si trova ricoverato anche il marito, arrestato con l’accusa di tentato duplice femminicidio e piantonato dai carabinieri all’ospedale Gemelli.
Ladispoli, si risveglia la donna accoltellata: la visita dell’assessore Amato
A farle visita in ospedale con un mazzo di fiori anche l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato: “Silvia sta bene e ha iniziato la fisioterapia per la riabilitazione – ha spiegato l’assessore – Non vede l’ora di riabbracciare sua figlia e di poter uscire a rivedere il sole per ricominciare una nuova vita insieme a lei. Continuerà ad essere seguita anche da una équipe di psicologi. Oggi è una bellissima giornata, auguro a Silvia e a sua figlia un futuro roseo, lontano da episodi di violenza come questo e desidero ringraziare i professionisti dell’azienda ospedaliera San Camillo che hanno salvato la vita a Silvia”.