La sindaca multa la madre per dei lavori senza permessi: "Deve pagare come tutti"
Vanesa Olivart, sindaca di Almacelles, non ha risparmiato neanche la madre dalla multa: "Non si fanno distinzioni"
Quando si ricoprono ruoli istituzionali di un certo peso non c’è spazio per chiudere un occhio per nessuno, tantomeno per i propri familiari. La pensa così la sindaca di Almacelles, comune spagnolo della provincia di Lleida, che grazie alla sua inflessibilità e onestà è diventata molto popolare nelle ultime ore sul web.
- Vanesa Olivart, il sindaco che multa sua madre
- Le parole della sindaca onesta
- Il precedente di parentopoli
Vanesa Olivart, il sindaco che multa sua madre
Il prima cittadina di Almacelles Vanesa Olivart, infatti, ha preso una decisione che ha lasciato tutti a bocca aperta. Da poco più di anno sindaca del paese catalano, la donna ha scoperto che in un terreno di proprietà della madre era stato costruito un piccolo magazzino, ma senza i permessi richiesti dalla legge.
Invece di nascondere il tutto, Olivart ha deciso di far recapitare a casa dell’anziana donna una multa con relativa richiesta di regolarizzare la propria posizione. Una scelta dovuta e onesta da parte della prima cittadina, che come riportato da ElNacional non ha voluto sentire alcuna ragione.
Le parole della sindaca onesta
L’onestà prima di tutto, anche contro i parenti. La sindaca di Almacelles Vanesa Olivart, infatti, ha deciso di giustificare così la multa alla madre: “La legge parla chiaro e non posso fare eccezioni: una volta scoperto l’illecito, ho mandato tutto all’ufficio tecnico. Non potevo fare altro e la sanzione è stata già pagata”.
“Non possiamo fare distinzioni tra cittadini. L’errore di mia madre è stato fatto assolutamente in buona fede, ma resta sempre una violazione della legge che va sanzionata” ha raccontato.
Il precedente di parentopoli
La multa alla madre da parte di Vanesa Olivart fa notizia ad Almacelles soprattutto dopo quanto successo nel Comune nel recente passato. Josep Ibarz, ex sindaco e predecessore proprio della Olivart, infatti, era stato costretto a dimettersi lo scorso anno dopo essere stato condannato a nove anni di interdizione dai pubblici uffici per una ‘parentopoli’.
L’ex primo cittadino del paese catalano, infatti, durante il suo mandato aveva assunto una decina di persone tra amici, parenti e militanti del suo partito, tramite chiamata diretta e senza alcun concorso né selezione. Con Ibarz, il numero di dipendenti comunali era passato da 63 a 123 in poco più di dieci anni.