La protesta degli agricoltori in Vaticano: a San Pietro col trattore e la mucca Ercolina. Il saluto del Papa
Un gruppo di agricoltori si è ritrovato sotto la Basilica di San Pietro per chiedere a Papa Francesco di dar voce alle richieste del settore
I trattori arrivano anche in piazza San Pietro. Domenica 18 febbraio la protesta che da settimane vede gli agricoltori in prima fila è arrivata sotto la Basilica di San Pietro per chiedere a Papa Francesco “il suo appoggio a questa battaglia”, ha raccontato all’agenzia di stampa ‘Ansa‘ uno dei rappresentanti in piazza.
- "Il Papa dia voce ai nostri problemi"
- La lettera inviata al Pontefice
- Il giorno prima una nuova manifestazione a Roma
“Il Papa dia voce ai nostri problemi”
Una presenza simbolica ai piedi della Basilica di San Pietro in occasione dell’Angelus domenicale del pontefice per chiedere a Papa Francesco di “dare voce ai nostri problemi”.
È la richiesta del gruppo di agricoltori che nella mattinata di domenica 18 febbraio si sono ritrovati al Vaticano. Con loro un trattore e la mucca Ercolina.
Un agricoltore all’Angelus del Papa
“Saluto i coltivatori e gli allevatori presenti in piazza“, ha detto Papa Francesco alla fine dell’Angelus rivolgendosi proprio ai lavoratori arrivati in Vaticano.
La lettera inviata al Pontefice
“Caro Pontefice, con infinita gratitudine la ringraziamo per averci dato la possibilità di portare la nostra voce e la nostra presenza nella tua Santa Casa”. È l’incipit di una lettera che gli agricoltori hanno inviato a Papa Francesco.
Nella missiva spiegano che “da settimane, con orgoglio e tenacia, stiamo manifestando affinché gli organi di governo e i cittadini ascoltino la nostra proposta di riforma del settore agricolo”.
La preoccupazione è per “le sorti della agricoltura”, spiegano i manifestanti chiedendo al governo “risposte concrete” perché “non possiamo più aspettare”.
“La terra è fonte di vita”, si legge ancora nella lettera: “Ma noi agricoltori siamo colpiti continuamente da politiche economiche e agrarie non adeguate, speculative e inique”.
Il giorno prima una nuova manifestazione a Roma
Rinnovando la “gratitudine” per “averci accolto”, gli agricoltori hanno ribadito che “la nostra voce non si fermerà“. Nella lettera, infatti, i manifestanti spiegano che ricorreranno alle “strade del dialogo e della perseveranza, con dignità e convinzione per arrivare e traguardi concreti“.
“Invochiamo il suo sostegno e la sua benedizione“, si legge in chiusura della missiva: “Le doniamo un trattore, simbolo della nostra fatica”.
Sabato, prima dell’arrivo in Vaticano, una nuova manifestazione si è svolta nel centro di Roma con un sit-in alla Bocca della Verità in cui erano presenti alcuni agricoltori del Maf (Movimenti agricoli federati) e anche gli agricoltori di Riscatto agricolo che non hanno lasciato il punto di raccolta alle porte della Capitale.