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L'ingegnere Renato Vitaliani ha salvato il grattacielo di Taiwan dal terremoto: ecco come ha evitato il crollo

Le immagini del grattacielo non crollato a Taiwan durante il terremoto hanno fatto il giro del mondo: merito dell'ingegnere italiano Renato Vitaliano

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È italiano e si chiama Renato Vitaliani l’ingegnere che ha di fatto salvato dal crollo il grattacielo Taipei 101 durante il terremoto di Taiwan. L’ex professore di Tecnica delle Costruzioni a Padova ha infatti sviluppato il “Tuned Mass Damper”, una sorta di maxi-pendolo posizionato tra l’87° e il 92° piano per contrastare le oscillazioni. Le immagini dell’edificio, rimasto incredibilmente stabile durante il potentissimo sisma, hanno fatto il giro del mondo. Vitaliani ha spiegato che, senza la sua innovazione, il grattacielo avrebbe subito gravi danni, e che se installata correttamente, può garantire la sicurezza delle costruzioni al 100%.

Chi è Renato Vitaliani che ha impedito il crollo del grattacielo a Taiwan durante il terremoto

Il “Tuned Mass Damper” ideato dal professor Renato Vitaliani può essere descritto, in modo semplicistico, come  una maxisfera, che in qualche modo ha attutito le oscillazioni del devastante terremoto di Taiwan del 3 aprile, evitando il crollo del grattacielo Taipei 101.

Questo dispositivo, sviluppato dall’impresa Fip Mec di Selvazzano (Padova), è un maxi-pendolo collocato tra l’87° e il 92° piano dell’edificio. Nonostante l’altezza di 509 metri e l’intensità del sisma, l’edificio è rimasto stabile grazie a questo sistema.

Come funziona la maxi-sfera di Renato Vitaliani

Renato Vitaliani, intervistato da Il Messaggero, ha specificato di aver collaudato personalmente il sistema. “La sfera pesa 660 tonnellate, è composta da dischi d’acciaio ed è posizionata intorno al 90esimo piano dell’edificio, in uno spazio vuoto nel quale il pendolo ha la possibilità di muoversi” ha spiegato Vitaliani.

“Il sistema è stato creato in primo luogo per il vento, che per un edificio così alto è il problema principale, ma ovviamente anche per i terremoti. Quando arriva un sisma oppure una folata particolarmente forte, la torre inizia a oscillare e il pendolo si muove in contrapposizione e in direzione contraria rispetto alla spinta che riceve”.

L’azione del pendolo agisce in sinergia con i dissipatori di energia. “È lo stesso concetto di un’automobile che prende una buca e rimane dritta” ha chiarito l’ingegnere. “Quando il sisma o il vento finiscono, il pendolo non può più vibrare non essendo più contrastato e viene bloccato.”

Il sistema di Renato Vitaliani e la sicurezza in Italia

Renato Vitaliani si è detto felice nel vedere che il suo lavoro ha salvato molte vite durante il terremoto a Taiwan, grazie a un sistema che a suo dire, se installato correttamente e mantenuto, rende questo tipo di edifici sicuri al 100%, con l’unica eccezione rappresentata dall’errore umano

In Italia, tuttavia, non ci sarebbe la necessità di simili sistemi (molto costosi) visto che gli edifici sono più bassi, ma Per Vitaliani la mancanza di investimenti nella sicurezza sismica rimane un problema.

“L’Italia sa costruire bene e l’ha insegnato a tutto il mondo” sostiene Vitaliani. “Il problema è principalmente finanziario, mancano gli investimenti e non si pensa che in caso di crolli si spenderebbe molto di più a livello economico per ricostruire”.

“L’Aquila è un perfetto esempio di questo” ha aggiunto il professore. “I modi ci sono e ci sono anche tanti ingegneri che sanno farlo, lo dico perché li ho formati io stesso in anni e anni di insegnamento”.

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Renato Vitaliani grattacielo taiwan terremoto Fonte foto: ANSA/Facebook
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