Scuse all'Italia dal Canada per la Guerra: cosa ha detto Trudeau

Justin Trudeau, primo ministro del Canada, ha chiesto formalmente scusa agli italiani. Lo ha fatto durante una seduta della Camera dei Comuni, corrispondente alla nostra Camera dei Deputati. Dopo quasi 71 anni dalla dichiarazioni di guerra al regime fascista di Benito Mussolini, il premier ha ammesso che internare in campi di prigionia gli italiani in territorio canadese è stato un errore. Ne dà notizia l’Adnkronos.

Canada, perché Justin Trudeau ha chiesto scusa all’Italia

“Agli uomini e le donne che furono internati in campi di prigionieri di guerra o incarcerati senza accuse, persone che non sono più con noi, alle decine di migliaia di innocenti italo canadesi che sono stati bollati come alien enemies voglio dire ci dispiace”, ha affermato Justin Trudeau.

Durante il suo discorso, oltre a scusarsi formalmente con l’Italia e i discendenti degli italiani e degli italocanadesi rinchiusi ingiustamente, ha parlato di “ingiustizia“.

“Quando, il 10 giugno 1940, questa Camera dei Comuni dichiarò guerra al regime fascista di Benito Mussolini in Italia, il Canada non avrebbe dovuto dichiarare guerra agli italocanadesi”, ha sottolineato il primo ministro del Canada.

“Intervenire contro il regime italiano che si era schierato con la Germania nazista è stato giusto. Ma trasformare in capri espiatori dei cittadini italiani obbedienti alla legge è stato sbagliato”, ha spiegato durante la seduta della Camera dei Comuni.

Nei campi di internamento del Canada furono rinchiusi circa 600 italiani. Tra loro anche marinai che erano sbarcati nei porti del Paese e tanti genitori di giovani che combattevano con le uniformi dell’Unifolié.

Justin Trudeau ha ricordato Quinto Martini, sindacalista dell’industria tessile che anni dopo la prigionia, nel 1957, diventò il primo parlamentare canadese di origina italiana.

Scuse all’Italia: cosa sono i “nemici alieni” di cui ha parlato Trudeau

Circa 31 mila italiani furono invece etichettati come “alien enemies”, che alcuni organi di informazione in Italia hanno tradotto in maniera confusionaria come “nemici alieni“.

Con questo termine si intende nel diritto internazionale un qualsiasi nativo, cittadino, abitante o soggetto di qualsiasi nazione o governo stranieri con cui il Paese ospitante è in conflitto, e per questo può essere arrestato, trattenuto, estradato o sottoposto a rigidi controlli.

I nemici stranieri, come sarebbe più corretto tradurre “alien enemies”, in Canada furono obbligati a presentarsi una volta al mese presso le stazioni di polizia.

Fonte foto: ANSA