Il video della statua della Madonna di Trevignano che vola con un drone: accuse alla veggente Gisella Cardia
L’azione non è stata rivendicata, gli ex fedeli accusano Gisella Cardia: “Blasfemia è senza fine”. Ma per gli adepti sono stati “i nemici della Fede”
Una madonna volante: a sentirlo dire penseremmo a una battuta o a un possibile malore del nostro interlocutore, e invece è quanto accaduto a Trevignano Romano dove, nel solito incontro mensile tra gli adepti della veggente Gisella Cardia, la statua della madonna ha sorvolato le teste dei fedeli, agganciata a un drone.
L’avvistamento a Trevignano
Un vero e proprio “avvistamento” quello dei fedeli di Trevignano durante l’ultimo incontro mensile tenutosi nel comune della provincia di Roma che sorge sul lago di Bracciano.
Gli adepti della sedicente veggente Gisella Cardia, siciliana 53enne che sostiene di parlare con Gesù e la Madonna e che ha dichiarato in video di essere riuscita a moltiplicare gnocchi e pizza, sono difatti rimasti sconvolti quando hanno visto la madonna svolazzare sopra le loro teste.
Il video del volo della statua della madonna a Trevignano, postato da un fedele sui social
Peccato che non si trattasse di un’apparizione mistica o di una visione, ma di una statua agganciata a un drone che è volato sopra il campo di via delle Rose, dove ogni mese si riuniscono i fedeli. Un volo che però non è piaciuto a molti, e che ha fatto nascere scontri tra due opposte fazioni.
La rivendicazione del volo
Ad oggi nessuno ha rivendicato la paternità del gesto, lasciando quindi adito a congetture e ipotesi da entrambe le fazioni interessate alla vicenda.
Da un lato ci sono gli adepti, quei fedeli che credono alle dichiarazioni di Gisella Cardia, per i quali il volo del drone è responsabilità dei “soliti demoni incarnati hanno provato a disturbare durante l’apparizione, ma non ci sono riusciti perché abbiamo pregato e lodato il Signore ugualmente”.
Dall’altro lato ci sono invece i detrattori della presunta santona, che credono di essere davanti all’ennesima trovata “pubblicitaria” della Cardia, e che sui social hanno senza mezzi termini dichiarato: “Gisella hai toccato il fondo, la tua blasfemia è senza fine”.
Gisella Cardia e la madonna di Trevignano
Negli ultimi tempi, denunce e segnalazioni sono fioccate da ogni dove per Gisella Cardia che, ricordiamo, è stata condannata in primo grado a due anni di reclusione, con pena sospesa, per bancarotta fraudolenta, per una vicenda avvenuta nel 2013, quando la donna si chiamava ancora Maria Giuseppa Scarpulla.
Il primo a mettere in risalto il caso è stato l’ex adepto Luigi Avella, che aveva donato circa 120mila euro alla veggente e a suo marito Gianni Cardia. Dopodiché è stato il turno del comune di Trevignano, che ha ordinato la demolizione di tutti i manufatti abusivi presenti nell’area e la rimozione delle panchine installate a terra e di un gazebo.
Ultima ad intervenire, in ordine di tempo, è stata la Diocesi di Civita Castellana, che ha avviato una commissione di inchiesta sulle presunte apparizioni mariane di Trevignano. Sulle attività di Gisella Cardia sta indagando anche la Guardia di finanza di Colleferro, mentre gli ex dipendenti della donna, tramite un procedimento per bancarotta fraudolenta attivo in Sicilia, le chiedono 300 mila euro di importi dovuti.