Il prigioniero politico Igor Lednik morto in carcere in Bielorussia come Navalny: era oppositore di Lukashenko
Dopo la morte di Alexei Navalny in un carcere russo è il turno di un altro prigioniero politico, Igor Lednik, questa volta nella Bielorussia di Lukashenko
Non solo Alexei Navalny. Pochi giorno dopo la morte sospetta in un carcere russo dell’oppositore di Vladimir Putin arriva il decesso di un altro prigioniero politico, Igor Lednik, deceduto in cella in Bielorussia, dove si trovava dal 2022 dopo una condanna per diffamazione contro il presidente Alexander Lukashenko.
- Chi era Igor Lednik e perché era in prigione
- La morte in carcere
- Il cordoglio della leader dell'opposizione a Lukashenko
Chi era Igor Lednik e perché era in prigione
Igor Lednik, 64 anni, era un ex membro del Partito socialdemocratico bielorusso.
Giornalista e attivista storico anti-dittatura, nel dicembre 2022 era stato arrestato e condannato – a 3 anni – per “diffamazione” contro il presidente Alexander Lukashenko, attraverso la pubblicazione di un articolo su un giornale del partito.
Alexander Lukashenko, presidente della Bielorussia, e Vladimir Putin, presidente della Russia, in uno scatto del gennaio 2024
Il titolo era La neutralità della Bielorussia riconosciuta a livello internazionale è una garanzia di sicurezza nella regione dell’Osce e, secondo i giudici, il testo conteneva “informazioni deliberatamente false, diffamatorie e degradanti sull’onore e la dignità di Lukashenko, insieme a un’accusa nei suoi confronti di crimini particolarmente gravi, anche contro la sicurezza dell’umanità“.
La morte in carcere
Stando a quanto reso noto dal Partito socialdemocratico, la salute di Lednik in prigione era “notevolmente peggiorata”.
Era stato operato per un problema al sistema gastrointestinale, soffriva anche di problemi cardiaci.
Al momento, però, non è stata resa nota la causa della sua morte, né la data.
Il cordoglio della leader dell’opposizione a Lukashenko
La leader dell’opposizione bielorussa, Svetlana Tikhanovskaya, ha scritto su X:
“Ho il cuore spezzato per la morte del prigioniero politico Ihar Lednik, uno dei leader dei socialdemocratici bielorussi e un instancabile combattente per la libertà. Questa morte è un tragico simbolo della brutalità del regime di Lukashenko. Deve essere ritenuto responsabile di ogni morte, di ogni eroe perduto”
Una morte, quella di Igor Lednik, sospetta almeno tanto quanto quella di Alexei Navalny in Russia.