Lavoratori senza green pass mangiano per terra: scoppia il caso
L'Ikea di Piacenza è finita nella bufera: i lavoratori senza green pass sono stati esclusi dalla mensa e hanno dovuto mangiare in strada
I lavoratori del centro logistica di Ikea di Le Mose (Piacenza), sprovvisti di green pass, sarebbero stati esclusi dalla mensa, costretti a una pausa pranzo fuori dall’edificio. Una foto, che è diventata virale grazie ai social, li vede seduti per terra, sopra delle griglie metalliche, con addosso la divisa da lavoro.
Sul tema è intervenuto, tra gli altri, Carlo Cottarelli, che su Twitter ha scritto: “All’Ikea di Piacenza chi non ha il green pass deve mangiare fuori dalla mensa. La Cisl dice che non è dignitoso. Ma il problema può essere risolto facilmente: basta vaccinarsi”.
Lavoratori senza green pass mangiano per terra
A denunciare l’episodio ci hanno pensato i sindacati, che hanno chiesto non solo una tensostruttura per consentire ai lavoratori di mangiare in maniera dignitosa, ma anche un camper vaccinale con cui magari convincere coloro che fino ad oggi non si sono voluti vaccinare, o non hanno potuto.
La vicenda è stata ripresa dal quotidiano piacentino Libertà, che ha pubblicato le foto dei lavoratori esclusi dalla mensa: prima uno scatto di uno spazio con alcune sedie all’esterno riservate a chi non ha il green pass, poi un secondo con protagonisti dei lavoratori seduti per terra, impegnati a mangiare il loro pranzo.
Il motivo della decisione del magazzino? Essendo un punto logistico che serve i negozi c’è il divieto di sosta a consumare cibo negli spazi aziendali – comprese le aree break – per chi non è in possesso della certificazione verde. All’interno si può prendere il caffè, ma vige il divieto di sostare anche solo per mangiare una merendina.
Da alcuni mesi, inoltre, nella mensa ogni lavoratore deve sanificare il posto in cui mangia.
I dipendenti, fra diretti e somministrati, sono circa 1.200: secondo stime della Cisl, meno della metà sono vaccinati, ma non perché siano tutti necessariamente contrari. Molti addetti sono stranieri e potrebbero essere poco informati o propensi alla prenotazione. Per questo il sindacato ha chiesto di parcheggiare un camper vaccinale fuori dal magazzino.
Il problema mensa per i lavoratori senza green pass
Ma il problema della mensa non riguarda solo Ikea. Nei giorni scorsi, infatti, la questione aveva interessato altre aziende, oltre alle forze dell’ordine.
Alla Hanon, nel Torinese, l’obbligo di certificato verde per la mensa è stato poi ritirato per scongiurare lo sciopero.
I lavoratori Electrolux nel Trevigiano, poi, hanno definito una “grave violazione delle norme igienico sanitarie” la fruizione non regolata dei pasti in giardino.
Alla Suba Seeds (Sygenta), eccellenza romagnola di Longiano (Forlì-Cesena), è stato introdotto invece l’obbligo di green pass, ma non solo per la mensa: e per i lavoratori sprovvisti, il tampone è a proprio carico, detratto dallo stipendio.