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Giornalista russa, dopo il blitz in tv teme per la sua vita: "Paura per i miei figli, non sono un'eroina"

Marina Ovsyannikova, la giornalista che ha sfidato Putin in diretta tv, teme per i suoi figli, ma non ha intenzione di lasciare la Russia

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Sono passati due giorni dal suo blitz in tv su Channel 1 durante il tg russo e ancora Marina Ovsyannikova fa parlare di sé. La sua protesta in diretta televisiva, con tanto di cartellone “no war”, non è di certo passata inosservata e, dopo alcune ore di apprensione in seguito al suo arresto, la donna è tornata a parlare per raccontare i motivi del suo gesto.

Marina Ovsyannikova: “Temo per la mia vita e quella dei miei figli”

Intervistata dalla Reuters, Ovsyannikova ha spiegato che non ha intenzione di lasciare la Russia. La donna, che è stata trattenuta 14 ore dalle autorità e poi sanzionata, ha svelato di aver paura per il suo futuro e per quella dei suoi figli.

Nel corso dell’intervista, la giornalista ha spiegato che non crede che sia giusto che qualcuno possa essere punito per le sue opinioni, sperando dunque che “non venga formulata alcuna accusa penale nei miei confronti”. La donna ha poi sottolineato: “Spero che non accada nulla ai miei figli. L’unica cosa che mi preoccupa davvero è la loro sorte”.

Giornalista russa, dopo il blitz in tv teme per la sua vita: Fonte foto: ANSA
La protesta di Marina Ovsyannikova

Giornalista russa: “Non sono un’eroina”

Per la sua protesta, che l’è costato il posto nel giornale e l’ha fatta finire nell’occhio del ciclone di Mosca, Marina Ovsyannikova viene dipinta come un’eroina dal popolo ucraino e in generale da quello mondiale. Ma lei non si sente tale: “Volevo solo che il mio sacrificio non risultasse vano e che servisse ad aprire gli occhi alla gente“.

La giornalista ha spiegato di essere stata spinta dalle esperienze personali vissute da piccola. Figlia di un ucraino e cresciuta in Cecenia, Ovsyannikova sa cosa significa essere svegliata dalle bombe e dover scappare con poche cose nella borsa.

“Desideravo anche mandare un messaggio al popolo russo. Non siate degli zombi, non date retta a questa propaganda” ha spiegato a Reuters.

Giornalista russa, blitz in tv era seconda opzione

Nel corso dell’intervista rilasciata a Reuters, Marina Ovsyannikova ha svelato che quella del blitz in tv era una protesta pensata solo in un secondo momento. La prima idea era infatti quella di manifestare al Cremlino, ma non sarebbe servito a nulla.

“Sarei diventata soltanto un’altra manifestante arrestata” ha spiegato. Ecco allora spiegato il perché del suo “sacrificio”. “Se devo finire in carcere spero sia per breve tempo” si è augurata, ma intanto teme per la sua vita per quello che Putin e il suo governo potrebbero farle dopo il “tradimento” in diretta tv.

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giornalista Fonte foto: IPA
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