Coronavirus, "vaccinare i bambini": l'attacco di Galli ai No-Vax
Massimo Galli, direttore del Sacco, attacca i No-Vax, ma non solo: nel mirino anche i banchi voluti dal governo per la ripresa della scuola
“Mi spiace per i No-Vax, anzi non mi dispiace affatto, semmai mi spiace si dia loro tanto ascolto. La vaccinazione obbligatoria di massa agevolerebbe la sanità nel discernere i casi di Covid-19 dagli altri“. Parola di Massimo Galli, direttore delle Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, che all’Avvenire ha consigliato la vaccinazione “agli ultra 65enni, ma la estenderei ai bambini e ad alcuni luoghi di lavoro: è inaccettabile che chi lavora in ospedale o in una Rsa non si vaccini. Se dipendesse da me disporrei una campagna vaccinale per l’influenza associata al pungidito per individuare l’infezione da Covid-19″.
Galli e il rischio della seconda ondata
Galli ha parlato anche del rischio di una seconda ondata: “Non do per scontata una nuova emergenza autunnale, non è scritto che questo virus torni nelle modalità che abbiamo conosciuto, ma è importante continuare a usare tutte le precauzioni”.
Questo perché “il virus è presente in Italia e in altri Paesi che hanno rapporti continui con l’Italia e può darci seri problemi, tuttavia non ritengo che si possa arrivare a una situazione simile a quella che abbiamo vissuto tra febbraio e aprile”.
Servono quindi controlli alle persone che entrano: “Non solo ai profughi sui barconi, che sono i più controllati. Alcuni sfuggono, ma non sfuggono solo loro: sfuggono ai controlli, e persino alla quarantena, molte persone che arrivano da Paesi Schengen dove l’infezione è ben presente. Occorrerebbe controllare meglio i viaggiatori intercontinentali che arrivano dalle zone in cui l’epidemia ancora imperversa”.
Secondo l’esperto, “ci siamo rafforzati: il sistema sanitario è più preparato a riconoscere il virus e non gli permetterà di circolare indisturbato per settimane“.
Il direttore del Sacco ha sottolineato come “il coronavirus non si è modificato più di tanto sul piano genetico, non è né più né meno cattivo, ma ci sono persone infettate che infettano di meno gli altri e poi ci sono i superdiffusori. Il problema sono sostanzialmente loro, che sono spesso asintomatici, ma capaci di diffondere il virus, e che sono probabilmente all’origine dei focolai recenti”.
Galli sulla scuola: “Banchi inutili, serve un protocollo sanitario”
Sul nuovo anno scolastico, Galli ha detto che “mantenere il distanziamento tra i ragazzi è una missione impossibile e l’idea di riempire le aule di banchi inutili è uno spreco”.
Per l’esperto, “servono dei protocolli sanitari: misurazione della febbre e test rapidi ripetuti nel tempo, resi possibili dall’evoluzione che avranno nei prossimi mesi il test salivare e quello sul secreto nasale che danno una risposta in pochi minuti e mi auguro possano consentire la rapida identificazione dei soggetti infetti. Riportiamo i medici nelle scuole”.
Fonte foto: Ansa