Ex Ilva, Di Maio contro la procura per spegnere altoforno
L'Altoforno 2 non rispetterebbe gli impegni presi per la messa in sicurezza degli operai
La Procura di Taranto ha ordinato lo spegnimento dell’Altoforno 2 dell’ex Ilva perché non garantirebbe la sicurezza per gli operai. La notizia è arrivata al termine del tavolo tra le sigle sindacali, i commissari dell’Ilva, l’amministratore di Arcelor, Mittal Matthieu Jehl, e il ministro del Lavoro Luigi Di Maio.
Si tratta dello stesso impianto nel quale morì Alessandro Morricella, l’operaio 35enne investito da una colata di ghisa e morto quattro giorni dopo l’incidente, il 12 giugno 2015. I magistrati, come riporta Tgcom24, avrebbero accusato l’azienda di non aver rispettato tutti gli impegni presi per rendere più sicuro il posto di lavoro. Insieme allo spegnimento dell’Altoforno, è stato anche richiesto un supporto finanziario per fronteggiare il calo del 40% delle importazioni in Europa.
Luigi Di Maio ha comunicato durante l’incontro che il governo “sta interloquendo con la Procura e ha chiesto di sospendere il provvedimento di spegnimento“. Al termine della riunione, il ministro ha subito commentato su Facebook. “Si è concluso il tavolo sull’Ilva con Arcelor-Mittal e i sindacati. Continuiamo a lavorare, c’è ancora tanto da fare per i lavoratori e per Taranto”.