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Guerra Ucraina Russia, le ultime notizie di oggi. Mosca sui caccia F-16 inviati a Kiev: "Ci sarà una risposta"

La guerra in Ucraina è al 453esimo giorno. Tutti i principali aggiornamenti in diretta di lunedì 22 maggio 2023

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato: Aggiornato:

La guerra in Ucraina è giunta al giorno 453. La eventuale fornitura di caccia F-16 a Kiev potrebbe portare al coinvolgimento della Nato nella guerra e alla relativa risposta russa. La minaccia arriva per bocca dell’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov.
Il Procuratore generale ucraino aggiorna il contatore dei crimini di guerra russi ai danni del popolo ucraino: l’ultima conta parla di oltre 88.500 crimini.
Secondo Kiev, per sopperire alla scarsità di soldati al fronte Mosca riduce a quattro settimane il periodo di addestramento dei detenuti arruolati nelle fila dell’esercito russo.
Nonostante i russi abbiano dichiarato la conquista della città di Bakhmut si continua a combattere. Kiev sostiene di controllare le periferie cittadine. Per i russi Bakhmut è fondamentale per l’avanzata verso occidente.

 

Il racconto della giornata

  1. Giorgia Meloni incontra Zelensky al G7 di Hiroshima

    Il secondo giorno del G7 in Giappone si è aperto con un summit sulla sicurezza economica. I leader hanno promesso ulteriori sanzioni contro la Russia, mentre la presidente del consiglio Giorgia Meloni ha assicurato il totale supporto dell’Italia all’Ucraina. Il presidente Zelensky incontrerà durante la giornata i rappresentanti degli stati presenti al summit.

  2. Il Portogallo non consegnerà F-16 all'Ucraina, ma è disponibile ad addestrare piloti

    Il Portogallo, per voce del ministro degli esteri João Gomes Cravinho, ha dichiarato che non fornirà i propri aerei da combattimento F-16 all’Ucraina, nonostante il via libera degli Stati Uniti. Lisbona ha comunque messo a disposizione i propri istruttori per addestrare i piloti di Kiev all’utilizzo dei velivoli, molto diversi da quelli di epoca sovietica a cui sono abituati.

  3. Manifestante coperta di sangue protesta contro un film russo a Cannes

    Una donna vestita con un abito giallo e blu, colori della bandiera ucraina, e con il volto coperto di sangue finto, è apparsa al festival del cinema di Cannes, in corso il questi giorni. La donna ha manifestato contro la proiezione del film russo Acide. Gli uomini della sicurezza l’hanno immediatamente allontanata.

  4. Russia: a Belgorod un regime speciale anti-terrorismo

    Un regime speciale per operazioni anti-terrorismo è stato dichiarato da oggi nella regione russa di Belgorod, dopo un’incursione di forze nemiche dalla vicina Ucraina. Lo ha annunciato il governatore citato dalle agenzie russe, ripreso dall’Ansa.

  5. I miliziani russi: "Proseguiamo l'incursione"

    I miliziani russi entrati in Russia dall’Ucraina hanno annunciato di voler proseguire la loro incursione e dopo aver oltrepassato il centro abitato di Gora-Podol hanno attaccato Grayvoron, il capoluogo del distretto di Grayvoronsky, dove si svolgono i combattimenti. Lo afferma sul suo canale Telegram l’organizzazione Libertà per la Russia, sottolineando che l’operazione è condotta insieme con il Corpo dei Volontari russi. Lo riporta l’Ansa.

  6. Ucraina: esplosioni nella regione di Kharkiv

    Risuonano esplosioni nella regione di Kharkiv, in Ucraina ed è stato dichiarato un allarme aereo in tutta la parte orientale del Paese. Lo riferisce il capo dell’amministrazione regionale Oleg Sinegubov. “Residenti di Kharkiv e della regione”, ha scritto sul canale Telegram. “Non ignorate i segnali di pericolo. Rimanete nei rifugi!”

  7. Lula su Zelensky: "Non si è presentato al nostro incontro al G7"

    Il presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, ha affermato che il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, “non si è presentato” all’incontro bilaterale fissato con lui al G7 di Hiroshima. “Avevamo in programma un colloquio bilaterale con l’Ucraina alle 15. Abbiamo ricevuto informazioni che erano in ritardo e, nel frattempo, ho incontrato il presidente del Vietnam. Quando il presidente vietnamita se ne è andato, quello ucraino non si è presentato. Sicuramente aveva un altro appuntamento e non poteva venire”, ha detto Lula in una conferenza stampa svoltasi dopo la fine del vertice. Lo riporta l’Ansa.

  8. Arrestato latitante georgiano a Reggio Calabria: era ricercato in Ucraina

    È terminata in una struttura ricettiva di Scilla, in provincia di Reggio Calabria, la latitanza di Levan Shengelia, cittadino georgiano di 45 anni, che deve scontare 6 anni di carcere disposti nell’agosto del 2022 dall’Autorità Giudiziaria di Ternivsky, distretto della città di Kryvyi Rih, in Ucraina, per furto in abitazione. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Villa San Giovanni e di Reggio Calabria in esecuzione a un mandato di arresto internazionale.

  9. Kiev: "A Bakhmut combattiamo ancora"

    Nonostante le forze russe abbiano dichiarato di avere conquistato la città di Bakhmut i combattimenti continuano. “Il nemico continua a condurre azioni offensive. I combattimenti per la città di Bakhmut continuano”, fanno sapere da Kiev. I russi, viene aggiunto, hanno “cercato senza successo di recuperare le posizioni perdute a sud dell’insediamento di Ivanivske”, vicino a Bakhmut.
    Il comandante delle forze di terra ucraine, Oleksandr Syrsky, dichiara che Kiev controlli ancora la periferia della città: “Nonostante ora controlliamo la periferia della città, l’importanza della sua difesa non perde di significato. In futuro, questo ci darà l’opportunità di entrare in città quando cambierà la situazione operativa al fronte”.
    Il controllo della città è fondamentale per l’avanza russa: “Senza il controllo delle linee di terra intorno a Bakhmut, sono impossibili ulteriori operazioni offensive della compagnia di mercenari Wagner o dell’esercito regolare della Federazione Russa fuori città, in particolare a ovest verso Konstantinovka o a nord verso Sloviansk”, fa sapere lo statunitense Institute of war.

     

  10. Kiev: "Di 4 settimane il periodo di addestramento degli ex detenuti russi"

    Secondo lo Stato maggiore delle forze armate ucraine il Cremlino ha deciso di pianificare in 4 settimane “il periodo di addestramento del personale tra i detenuti“. La decisione viene presa “sullo sfondo di significative perdite di soldati”. “Il campo base delle reclute dei penitenziari, era dispiegato nel distretto di Starobil della regione di Luhansk”.

     

  11. Il procuratore generale ucraino: "88.500 i crimini di guerra russi"

    Secondo l’ufficio del procuratore generale ucraino sono oltre 88.500 i crimini russi ai danni dell’Ucraina, fra crimini di guerra e crimini di aggressione. Lo scrive ‘The Kyiv independent’.

  12. Kiev: "14 attacchi aerei contro il nemico"

    “Nelle ultime 24 ore, l’aeronautica delle forze armate ucraine ha effettuato 14 attacchi nelle aree in cui sono gli equipaggiamenti del nemico, oltre a 7 dei suoi sistemi missilistici antiaerei. Un altro sistema di difesa aerea e una serie di altri importanti obiettivi sono stati colpiti da unità missilistiche e di artiglieria”. Lo scrive su Facebook lo Stato maggiore delle forze armate ucraine.

  13. Registrate 32 esplosioni nella regione di Sumy

    Nella giornata del 21 maggio si sono registrati 11 attacchi da parte dell’esercito russo che hanno portato a 32 esplosioni nell’oblast di Sumy. Ne dà notizia l’amministrazione militare regionale. “Le comunità di Bilopolska, Myropilska, Krasnopilska, Seredino-Budska, Esmanska, Shalyginska, Glukhivska sono state prese di mira”, viene scritto su Facebook.

  14. Anatoly Antonov ambasciatore russo a Washington
    Minacce di Mosca alla Nato: "Se fornisce gli F-16 a Kiev rischia il coinvolgimento in guerra"

    Il Cremlino minaccia la Nato tramite l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov (nella foto). Sul canale di messaggistica Telegram dell’ambasciata Antonov dichiara che la fornitura di caccia F-16 a Kiev potrebbe portare al coinvolgimento della Nato nella guerra.
    “È importante che gli Stati Uniti siano pienamente consapevoli della risposta russa“, ha detto l’ambasciatore. “In Ucraina non ci sono infrastrutture per il funzionamento degli F-16 e non c’è nemmeno il numero necessario di piloti e di personale addetto alla manutenzione”, ha aggiunto. “Cosa succederà se i caccia americani decolleranno da campi di volo della Nato, controllati da ‘volontari’ stranieri?”, ha concluso l’ambasciatore.

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