Guerra in Ucraina, le ultime notizie di oggi: 87mila inviati in guerra con mobilitazione parziale

“Gli attacchi contro Nord Stream 1 e 2 devono ancora essere indagati” e per questo motivo l’accusa di un coinvolgimento del Regno Unito “è del tutto infondata”. Lo ha fatto sapere l’Unione Europea in una nota.

Dmitri Medvedev accusa i Paesi occidentali di spingere il mondo verso una guerra globale, evitabile solo con una vittoria russa in Ucraina. Si è espresso così, su Telegram, Medvedev aggiungendo: “L’obiettivo di Kiev è il ritorno di tutti i territori che in precedenza le appartenevano. Questa è una minaccia all’esistenza stessa del nostro Stato. E rappresenta una ragione diretta per l’applicazione della clausola 19 dei Fondamenti della politica della Federazione Russa nel campo della deterrenza nucleare”.

Secondo il ministero della Difesa ucraino, l’Iran sta per inviare alla Russia altri 200 droni da combattimento da impiegare nella guerra in Ucraina.

Due miliardari russi hanno deciso di rinunciare alla nazionalità russa in segno di protesta contro la guerra in Ucraina. Si tratta dell’imprenditore e banchiere Oleg Trinkov, fondatore della Tinkoff Bank: lo ha annunciato lui stesso dal suo profilo Instagram. Prima di lui, secondo quanto riferito dal Daily Telegraph, ha preso la stessa decisione Nikolay Storonsky, co-fondatore e ceo di Revolut, start-up con sede a Londra.

Russia e Iran hanno avviato uno scambio di forniture di prodotti petroliferi. Lo ha dichiarato il vice primo ministro russo Alexander Novak, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa russa Tass.

Il Regno Unito ha reso pubblico il suo piano di sostegno anti-hacker all’Ucraina che ha previsto oltre 6 milioni di sterline per aiutare Kiev a contrastare gli attacchi informatici russi. La decisione di rivelare il piano, riporta la Bbc, è stata presa in quanto mantenerlo segreto non è più ritenuto necessario.

Il numero degli inviati in guerra con la mobilitazione parziale sale a 87mila. Lo riferisce il ministro russo della Difesa Sergei Shoigu in una videoconferenza. Nel frattempo il servizio esterno dell’UE (EEAS) fa sapere che “la Federazione Russa ha lanciato un’altra campagna di arruolamento nella Repubblica Autonoma di Crimea, annessa illegalmente, e nella città di Sebastopoli, per arruolare i residenti della Crimea nelle Forze Armate della Federazione Russa”.

La Russia ha sospeso l’esportazione del grano dai porti dell’Ucraina, slegandosi temporaneamente dagli accordi siglati a Istanbul il 22 luglio. Vladimir Putin ha dichiarato a ‘Ria Novosti’: “La Russia ha fatto un accordo sui cereali per aiutare i Paesi più poveri, ma il 35 per cento di quei cereali va ai Paesi dell’Unione Europea e solo un 3-5 per cento a chi ne ha davvero bisogno”.

Durante la notte hanno avuto luogo attacchi missilistici su Kramatorsk e Mykolaiv da parte di Mosca. Attacchi con droni sono stati lanciati contro Poltava e Dnipropetrovsk. La notizia è riportata da ‘Ukrainska Pravda’ su riferimento delle amministrazioni militari regionali. Nella regione di Dnipropetrovsk le forze ucraine hanno abbattuto alcuni droni kamikaze russi.