Covid, parla Miozzo: "A fine primavera torneremo a respirare"
Il coordinatore del Cts intravede l'uscita del tunnel prima dell'inizio dell'estate, se i vaccini procedono come da programma
Agostino Miozzo, fa trapelare segnali di ottimismo e prevede un possibile ritorno alla normalità per la fine della primavera. In un’intervista su Radio 2, ospite della trasmissione “I Lunatici”, il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico ha fatto il punto sull’epidemia da Covid-19 in Italia
“Se la campagna vaccinale funziona come auspichiamo, inizieremo a vederne i risultati verso la fine della primavera. Per prima cosa abbattiamo il numero delle vittime, che continua ad essere drammatico” è la premessa del vice capo del dipartimento della Protezione Civile.
“Se mettiamo in sicurezza gli anziani sopra gli 80, gli anziani dai 60 in su, quelli che lavorano nel mondo della scuola, dei servizi e della sicurezza, se mettiamo in sicurezza tutte queste persone – dice ancora Miozzo – se la campagna vaccinale va come deve andare, io credo che verso la fine della primavera, l’inizio dell’estate, possiamo tentare di cominciare a respirare, anche se mantenendo la rigorosa osservazione di certi criteri di protezione“.
Il rispetto della tabella di marcia nella campagna vaccinale non può però prescindere dalle fondamentali misure di prevenzione: “La mascherina per un po’ ce la dobbiamo tenere addosso. Io sono convinto che potremo arrivare ad una estate quasi normale se tutte queste variabili saranno variabili controllabili”.
Miozzo rivendica il lavoro fatto sin qui con le amministrazioni locali, smentendo le critiche di “incapacità e inefficienza” della macchina: “Anzi – sostiene – le Regioni hanno dato vita a una competizione virtuosa. Preoccupa il ritardo della Pfizer, ci auguriamo che siano ritardi legati alla riorganizzazione della produzione in Europa, dobbiamo solo sperare che non facciano scherzi e mantengano gli impegni che si sono presi, c’è tanta gente che adesso aspetta, i piani che il Paese ha fatto sono piani che devono essere rispettati.”
“Abbiamo davanti la più importante campagna di sanità pubblica della storia del nostro Paese – ha sottolineato Miozzo – servono centinaia di milioni di dosi, considerando che dobbiamo fare due dosi per ogni vaccinato. Più numerosi sono i vaccini disponibili validati dalle agenzie competenti, più saremo tranquilli. Più sono i vaccini a disposizione più saremo tranquilli“.