Covid, come sarà il Natale del 2021 secondo gli esperti: parla Francesco Vaia dello Spallanzani
Potrebbe essere un "buon Natale", come ha spiegato il medico, ma solo se sarà allargata la platea vaccinale e introdotto l'obbligo per nuove categorie
L’aumento dei contagi in Italia non deve spaventarci. Lo ha spiegato Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani di Roma, intervistato dal Tg 4. “Si tratta di numeri attesi”, ha sottolineato l’esperto, considerando il “periodo invernale, propizio alle malattie respiratorie. E le attività sono tutte aperte”.
L’invito è quello di andare “tutti a vaccinarci, così sarà un buon Natale“, ha continuato il medico, in prima linea dall’inizio della pandemia, quando il centro capitolino prendeva in carico i primi casi di Covid nel nostro Paese.
Le festività natalizie potrebbero dunque non rivelarsi un disastro come annunciato da alcuni colleghi, ma sarà necessario evitare un’ulteriore crescita di casi, che potrebbe condurre a misure simili a quelle dello scorso anno, con il ritorno della zona rossa in diversi territori o addirittura un vero e proprio lockdown nazionale.
Covid, “dobbiamo fare tutti la terza dose” dopo 5 mesi: parla Vaia
“Dobbiamo fare tutti la terza dose, nel minor tempo possibile, perché abbiamo visto che purtroppo, per colpa delle varianti Delta e Delta plus, l’efficacia del vaccino si abbassa moltissimo dopo 5 o 6 mesi” dal completamento del ciclo con il richiamo.
Per questo “è saggio cominciare già dal quinto mese e vaccinarci. Questa è la strada”, ha sottolineato Francesco Vaia, entrando nella discussione che riguarda l’anticipazione del booster. Attualemnte le indicazioni sono quelle di aspettare i sei mesi dal richiamo, ma presto questo potrebbe cambiare.
Nel reparto di “rianimazione dello Spallanzani per i due terzi sono ricoverate persone non vaccinate, un terzo è vaccinato ma si tratta di persone molto anziane o con più patologie. Questi sono i dati, il resto sono chiacchiere”, ha precisato l’esperto, specializzato in Statistica medica.
Vaccini Covid, Francesco Vaia concorda con l’estensione dell’obbligo
Per Francesco Vaia “bisogna ampliare la fascia dell’obbligo vaccinale a tutte le persone che hanno rapporti con il pubblico, a partire dal personale sanitario, le forze dell’ordine, il personale scolastico docente e non docente, i dipendenti della grande distribuzione”.
“Bisogna con coraggio andare avanti e allargare l’obbligo vaccinale a queste categorie”, ha sottolineato, dicendosi dunque favorevole all’estensione del vaccino anti Covid obbligatorio per diverse fasce di lavoratori che ogni giorno stanno a contatto con molte persone.