Cosa è successo stanotte nella guerra tra Russia e Ucraina: bombe su Kryvyj Rih, la città natale di Zelensky
Attaccata la città natale di Zelensky, l'Ucraina chiede aiuto a Medici Senza Frontiere per evacuare i militari dall'Azovstal dopo i civili
Prosegue l’offensiva russa nella zona del Donbass. L’attenzione resta concentrata sull’acciaieria Azovstal, con i militari ucraini ancora sotto le bombe russe. Dallo stabilimento, ha fatto sapere Zelensky, sono stati evacuati oltre 300 civili grazie ai corridoi organizzati da Onu e Croce Rossa. Nella notte l’esercito russo ha messo nel mirino la città natale del presidente ucraino, Kryvyj Rih, che è stata bombardata pesantemente. Il primo bilancio della bomba che ha colpito Lugansk ieri è di due morti. Ecco cos’è successo durante la notte tra Russia e Ucraina.
- Azovstal, completata l'evacuazione dei civili
- Bombe su Kryvyj Rih, città natale di Zelensky
- Sei missili russi hanno colpito Odessa
Azovstal, completata l’evacuazione dei civili
In un messaggio riportato dalla Cnn, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto sapere che sono stati oltre 300, tra donne e bambini, i civili evacuati dall’acciaieria Azovstal. “Sono grato alle squadre del Comitato Internazionale della Croce Rossa e delle Nazioni Unite per averci aiutato a concludere la prima fase della missione di evacuazione”, ha detto Zelensky.
Ora l’Ucraina chiede anche l’evacuazione dei militari ucraini che da settimane sono sotto i pesanti bombardamenti russi. Il vice primo ministro ucraino, Iryna Vereshchuk, ha scritto al capo missione di Medici Senza Frontiere in Ucraina di organizzare un intervento per curare ed evacuare i soldati asserragliati nell’acciaieria.
Bombe su Kryvyj Rih, città natale di Zelensky
Nella notte la città di Kryvyj Rih è stata colpita dai bombardamenti russi. Si tratta di un obiettivo dall’alto valore simbolico, visto che a Kryvyj Rih è nato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nella città, che può vantare uno dei sistemi difensivi più attrezzati del Paese, sono risuonate le sirene durante la notte.
Nei giorni scorsi erano circolate voci su un possibile attacco dei russi contro Kryvyj Rih, la cui conquista potrebbe essere usata come “trofeo” per Mosca che prepara la sfilata per i festeggiamenti del 9 maggio.
Sulla sfilata trapelano nuovi dettagli dal Cremlino: saranno 77 elicotteri (come gli anni dalla vittoria sui nazisti) a formare una “Z”, simbolo della “operazione speciale in Ucraina”.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky
Sei missili russi hanno colpito Odessa
Su Telegram il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha rivendicato il controllo di Popasna, città dell’Ucraina orientale nella regione di Lugansk.
Da Kiev, però, arriva una smentita: “Nella città proseguono i combattimenti”, ha fatto sapere Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Sei missili russi, secondo quanto riportato dal Guardian, hanno colpito Odessa.
Intanto, secondo fonti inglesi, l’esercito ucraino grazie all’utilizzo dei droni sta passando alla controffensiva nel Mar Nero: dopo aver colpito la nave Serna, sono stati registrati attacchi contro postazioni russe su diverse isole.