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Volodymyr Zelensky

Tutto quello che c’è da sapere su Volodymyr Zelensky, vita e carriera del presidente dell’Ucraina

di Marta Ruggiero

Attore, regista, sceneggiatore e comico, Volodymyr Zelensky si candida alle elezioni presidenziali dell’Ucraina del 2018 e, anche grazie alla sua popolarità, vince con il 73% delle preferenze. Classe 1978, si laurea in giurisprudenza a Kiev, ma poi decide di dedicarsi alla sua carriera di comico e attore. “Servitore del popolo”, in cui interpreta un professore che diventa presidente, è la sua serie tv più famosa.

Il suo operato da presidente punta alla digitalizzazione dell’amministrazione e alla conciliazione fra le aree ucraine e russofone del Paese. Le sue politiche sono volte a ridurre l’influenza degli oligarchi sul sistema politico dell’Ucraina e, durante il suo mandato, i rapporti con l’amministrazione Trump di raffreddano, investita dallo scandalo Ucrainagate.

Durante la campagna elettorale promette anche di risolvere la crisi russo-ucraina, iniziata nel 2014 con l’annessione della Crimea alla Russia. Invece le tensioni fra i due Paesi si acuiscono nel 2021 e arrivano allo scoppio della guerra nel febbraio 2022.

Dal 2003 è sposato con Olena Kyjasko, architetto e autrice dei suoi sketch comici. Amici dal liceo, dalla loro unione nascono due figli: Oleksandra, la primogenita, nasce nel 2004 e Kyrylo, il più piccolo, nel 2013. La sua prima lingua è il russo, ma conosce anche ucraino e inglese. Rispetto alle sue condizioni economiche, le ultime notizie risalgono al 2018, quando i suoi beni valgono 37 milioni di grivne (pari a circa 1,5 milioni di dollari).

Volodymyr Zelensky, dalla carriera artistica a quella politica

La carriera di attore e sceneggiatore di Volodymyr Zelensky comincia nel 1997. Nel 2011 diventa produttore generale del canale Inter Tv e dal 2013 al 2019 è direttore artistico di Kvartal 95 Studio LLC. Nel 2016 “Servitore del popolo” vince il "WorldFest Remi Award" ed è fra i primi quattro finalisti nella categoria dei film comici al "Seoul International Drama Awards" della Corea del Sud. Ottiene il premio "Intermedia Globe SILVER" nella categoria "Serie TV di intrattenimento" al "World Media Film Festival".

Due anni più tardi nasce il partito che prende il nome della serie e inizia la carriera politica di Zelensky. L’obiettivo che si prefissa è far sì che il popolo riacquisti fiducia nella classe politica, portando al potere “persone professionali e dignitose” e cambiando “l'umore e il timbro dell'establishment politico, il più possibile”.

La guerra in Ucraina

Filo-europeista, il presidente dell’Ucraina, in seguito allo spostamento di numerose truppe russe al confine con il Paese nel 2021, intavola dei colloqui con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, confrontandosi in merito all’annessione alla Nato. Nel gennaio 2022 i servizi segreti statunitensi informano su un’imminente invasione della Russia nei territori ucraini.

Nonostante gli incontri e i negoziati tra esponenti del Governo russo e i leader europei, il 24 febbraio inizia l’invasione dell’Ucraina. Volodymyr Zelensky rimane accanto al popolo ucraino e inizia l’arruolamento volontario dei cittadini maggiorenni, al fine di resistere all’offensiva nemica. Quattro giorni dopo chiede l’adesione del Paese all’Unione Europea, originariamente fissata per il 2024.

Nelle prime fasi del conflitto, Zelensky guadagna ampi consensi. Riceve il Premio Ronald Reagan per la Libertà ed il Premio John F. Kennedy per il Coraggio.

Le posizioni politiche di Volodymyr Zelensky

Volodymyr Zelensky cerca di rendere l’Ucraina neutrale rispetto alle tensioni politiche e commerciali fra Cina e Stati Uniti. Sulla questione del Donbass prova ad avere un dialogo diretto con la Russia di Vladimir Putin.

Nel 2013 si avvicina al movimento filo-europeista Euromaidan e contribuisce a creare un battaglione di volontari combattenti ucraini. Rispetto all’adesione del Paese alla Nato, dice che “è uno strumento per rafforzare la nostra capacità di difesa".

Per quanto riguarda la politica interna, vuole costruire "un'Ucraina forte, potente e libera, che non è la sorella minore della Russia, che non è un partner corrotto dell'Europa, ma la nostra Ucraina indipendente". Promette che il primo disegno di legge, "On People's Power", fornirà un meccanismo per i referendum, ma non la mantiene. Il suo primo disegno di legge, infatti, è sugli appalti pubblici delle elezioni.

Assicura anche di combattere la corruzione (proponendo l’ergastolo come pena), di rimuovere l’immunità del presidente e della Verkhovna Rada, il parlamento ucraino. Lo stesso principio verrà applicato ai giudici.

L’intenzione è approvare una legge sull'impeachment, una riforma elettorale e un processo efficiente con giuria. Promette anche di portare lo stipendio del personale militare "al livello degli standard Nato". Propone anche un condono fiscale e una flat tax del 5%. Secondo Zelensky, se le persone si accorgessero che il suo nuovo governo "funziona onestamente dal primo giorno", inizierebbero a pagare le tasse.

Per quanto riguarda l’annessione russa della Crimea del 2014, il presidente pensa che sarà possibile riportarla sotto il controllo ucraino solo dopo un cambio di regime in Russia. È favorevole alla distribuzione gratuita di cannabis medica, l’aborto gratis e la legalizzazione del gioco d’azzardo e della prostituzione. Non è invece d’accordo sulla legalizzazione delle armi.

Nel 2022 si dice favorevole alle unioni civili fra gli omosessuali e chiede al primo ministro di valutare la proposta. Riguardo al matrimonio dichiara che si dedicherà alla sua approvazione dopo la fine della guerra fra Russia e Ucraina.

Volodymyr Zelensky è contrario rispetto al fatto di prendere di mira la lingua russa in Ucraina. Dichiara di considerare il presidente russo Vladimir Putin “un nemico”, spiegando che "il confine è l'unica cosa che Russia e Ucraina hanno in comune".

La lotta all’oligarchia

Nel 2021 il presidente dell’Ucraina presenta al parlamento del suo Paese un disegno di legge "Sulla prevenzione delle minacce alla sicurezza nazionale legate all'eccessiva influenza di persone di significativa importanza economica o politica nella vita pubblica (oligarchi)". L’obiettivo è combattere le persone che hanno una ricchezza e un'influenza significative nella società e nella politica. Questi soggetti, che rispondono a determinati criteri, sono iscritti a un apposito registro. Questa legge provoca una crisi politica in Ucraina, la Russia oltretutto la definisce un colpo di Stato.

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