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Cos'è successo stanotte nella guerra tra Russia e Ucraina: lo scambio dei cadaveri e il 'Libro dei carnefici'

Volodymyr Zelensky parla di oltre 30mila morti nelle file dei soldati russi: il punto sulla guerra

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Non si vedono spiragli per raggiungere un accordo sul cessate il fuoco nel breve periodo: Kiev e Mosca continuano a combattere, con entrambi gli schieramenti decisi a non indietreggiare di un millimetro.

Zelensky: “Morti 31mila soldati russi”

Nella notte appena trascorsa, Zelensky ha parlato di oltre 31.000 militari russi già morti in Ucraina, aggiungendo che le forze armate di Putin non hanno fatto progressi significativi nella regione orientale del Donbass nell’ultimo giorno.

Dalla sponda russa hanno invece sostenuto che sarebbero circa 1.000 i soldati ucraini che si sono arresi nella città di Mariupol e che sono stati trasferiti in Russia per indagini. L’Ucraina ha quindi riferito che sta lavorando affinché tutti i prigionieri vengano riconsegnati, mentre Mosca ritiene che dovrebbero essere processati.

8 giugno, il punto sulla guerra.Fonte foto: ANSA
Volodymyr Zelensky

Lo scambio dei soldati uccisi

In queste ore, secondo quanto riferito dalla Bbc, ci sarebbe in corso uno scambio di cadaveri: salme cedute da una parte e dall’altra, come merce di scambio, per dare la possibilità a mamme, figli e mogli di piangere un corpo. “Alcuni combattenti ucraini uccisi a difesa del principale porto sud-orientale di Mariupol sono ora arrivati a Kiev, affermano le famiglie dei soldati”, scrive l’emittente inglese.

L’accordo prevedrebbe uno scambio con la Russia, con ciascuna parte che si sarebbe impegnata a consegnare 160 corpi. Mosca non ha commentato. Da parte ucraina, più di 50 corpi erano quelli di membri del reggimento Azov, dicono le famiglie.

Il “Libro dei carnefici”

Sempre nelle scorse ore Zelensky ha spiegato che l’Ucraina pubblicherà un “Libro dei carnefici”, per raccogliere le prove di Kiev sui crimini di guerra commessi durante l’occupazione russa.

“La prossima settimana verrà lanciata una pubblicazione speciale, “The Book of Executioners”, un sistema informativo per raccogliere la conferma dei dati sui criminali di guerra: i criminali dell’esercito russo“, ha detto Zelensky citando omicidi, stupri e saccheggi che sarebbero stati perpetrati dagli invasori.

“Parliamo di fatti concreti in merito a individui concreti colpevoli di crimini crudeli concreti contro gli ucraini”, ha sottolineato il presidente prendendo come esempio il sobborgo di Bucha, dove gli investigatori di Kiev hanno trovato ciò che dicono essere la prova di esecuzioni di massa.

I pubblici ministeri ucraini affermano di aver registrato oltre 12.000 presunti crimini di guerra che coinvolgono più di 600 sospetti da quando Mosca ha iniziato la sua invasione il 24 febbraio.

L’Ue e Kiev al lavoro sulla domanda di adesione e di status di candidato dell’Ucraina

Volodymyr Zelensky ha affermato di aver tenuto ieri “un incontro di governo sulla comunicazione con l’Unione Europea e con i singoli stati membri dell’Ue sulla domanda di adesione e sullo status di candidato” di Kiev e di essere a lavoro “per giungere a una decisione storica significativa già a giugno”.

“L’attività diplomatica in questa direzione – ha aggiunto il numero uno ucraino – non si ferma nemmeno per un giorno. Sento rapporti quotidiani, anche sulla preparazione di decisioni procedurali nell’Unione europea. Da parte sua l’Ucraina ha fatto tutto, assolutamente tutto il lavoro necessario: la palla ora è nel campo delle strutture europee, dei paesi europei”.

Il presidente della commissione per gli Affari esteri del Parlamento europeo, il tedesco David McAllister, ha quindi dichiarato che a Kiev vanno fornite armi, attrezzature e lo status di candidato Ue come “chiaro segnale politico di solidarietà con il coraggioso popolo dell’Ucraina”. Le esternazioni sono state riferite dal Kyiv Independent.

La fuga del Rabbino di Mosca

Il rabbino capo di Mosca, Pinchas Goldschmidt, è fuggito dalla Russia dopo essere stato sottoposto a pressioni per sostenere l’invasione dell’Ucraina. Lo scrive Avital Chizhik-Goldschmidt, giornalista che si trova negli Stati Uniti nonché nuora dell’autorità religiosa ebraica.

“Posso finalmente rendere noto a tutti — ha scritto la reporter sul suo account Twitter — che i miei suoceri sono stati messi sotto pressione dalle autorità per sostenere pubblicamente la ‘operazione speciale’ in Ucraina e si sono rifiutati di farlo”.

“Sono fuggiti in Ungheria due settimane dopo l’invasione russa e ora sono in esilio dalla comunità che hanno amato e costruito e in cui hanno cresciuto i loro figli per oltre 33 anni”, ha concluso la Chizhik-Goldschmidt.

bucha-cimitero Fonte foto: ANSA
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