Coronavirus, età media in picchiata. Giovani in terapia intensiva

Sono cinque i ventenni positivi al coronavirus in condizioni gravi : lo ha detto Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico. Dai dati sui nuovi contagi, inoltre è emerso anche un nuovo allarme: l’età media si abbassa sempre di più. In particolare, “i nuovi ricoverati in Rianimazione hanno prevalentemente tra i 40 e i 60 anni“, ha fatto sapere al Corriere della Sera Massimo Antonelli, alla guida del dipartimento Emergenza-Urgenza del Policlinico Gemelli di Roma e componente del Comitato tecnico scientifico.

“Se si contagiano molti giovani una quota, seppur minima di essi, si ammala gravemente”, ha dichiarato l’epidemiologo Pierluigi Lopalco, capo della task force regionale della Puglia, ricordando che “cinque pazienti tra i 20 e i 30 anni sono in condizioni critiche”.

Tra i ricoverati per coronavirus, oltre a quelli in terapia intensiva, l’età media si attesta invece intorno ai 50 anni, come ha dichiarato l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera. I nuovi positivi, infatti, spesso hanno meno di 40 anni.

Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, ha spiegato su Radio 24 che la soluzione potrebbe essere “invitare i giovani a scaricare l’applicazione Immuni”.

“I giovani – ha aggiunto Sileri – hanno fatto grandi sacrifici, li hanno descritti come untori, nulla di più sbagliato. Hanno diritto a divertirsi ma con responsabilità”.

Anche la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, sulla Stampa, ha rivolto un appello ai più giovani: “I ragazzi viaggiano e giustamente cercano il divertimento. Per questo rivolgo proprio a loro un appello forte affinché mantengano comportamenti responsabili. I prefetti si sono già attivati per disporre, anche a Ferragosto, modalità di controllo più serrato nelle zone turistiche e nelle aree cittadine frequentate dai giovani, molti dei quali sottovalutano i rischi cui si espongono”.