Caltagirone, violenza sessuale su tredicenne: tre in manette, uno è un parente
Il ragazzino ha denunciato tutto ai Carabinieri: sarebbe stato costretto ad assistere ai giochi erotici degli adulti e infine costretto a parteciparvi
Violenza sessuale su minore, un ragazzino che al momento dei fatti non aveva ancora compiuto i 14 anni. Come riporta l’agenzia ‘Ansa’, con questa accusa sono finiti in manette a vario titolo due uomini, rispettivamente di 41 e 49 anni, e una donna di 44 anni.
Le violenze sono avvenute a Caltagirone, grosso centro in provincia di Catania rinomato per le ceramiche di pregio. Uno dei due uomini è parente della giovanissima vittima e i fatti sarebbero avvenuti nella sua abitazione.
La denuncia degli abusi
A denunciare le violenze è stata la stessa vittima lo scorso 8 agosto. Il ragazzino sarebbe stato costretto ad assistere a rapporti sessuali fra gli adulti e sarebbe infine stato costretto a partecipare in prima persona. Dopo i fatti il giovane ha confessato tutto ai genitori, che l’hanno incoraggiato a denunciare tutto accompagnandolo presso il locale comando dei Carabinieri.
Per il trio i militari dell’Arma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Caltagirone su richiesta della locale Procura.
Al momento i due uomini si trovano nella casa circondariale di Caltagirone, mentre la donna è in attesa dell’interrogatorio di garanzia nel carcere palermitano di Pagliarelli.
Con un minore di 14 anni è sempre violenza
Gli inquirenti stanno ricostruendo la vicenda, ma in ogni caso la legge italiana, a norma dell’articolo 609-quater del Codice Penale, considera reato ogni tipo di rapporto sessuale fra un adulto e un minorenne che non abbia ancora compiuto 14 anni.
L’episodio è avvenuto a Caltagirone, città in provincia di Catania, celebre per le sue ceramiche di pregio.
Il precedente a Caltagirone
Come riporta ‘Il Mattino’, lo scorso marzo un altro episodio di violenza su minore ha turbato la piccola comunità di Caltagirone: una coppia di coniugi avrebbe utilizzato la figlia 14enne come merce di scambio per ottenere cibo, soldi e altre utilità. I due avrebbero ceduto la figlia al padrino della vittima, un uomo di 42 anni. Per tutti loro l’accusa è, a vario titolo, di riduzione in schiavitù, atti sessuali con minorenne, violenza sessuale, sequestro di persona, cessione di sostanze stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi clandestine, ricettazione e minacce a pubblico ufficiale.