Bomba esplode davanti alla casa del sindaco di Roccapiemonte: denuncia di Carmine Pagano, indagini in corso
Una bomba carta è esplosa nella notte davanti la casa del sindaco di Roccapiemonte. Danneggiato il cancello dell'abitazione e paura tra i residenti
Giallo in provincia di Salerno. A Roccapiemonte, una bomba carta è esplosa nella notte tra giovedì 6 e venerdì 7 aprile davanti all’abitazione del sindaco Carmine Pagano. In casa erano presenti alcuni familiari del primo cittadino, che si trovava invece fuori città. Il mistero su cui fare luce adesso è scoprire chi abbia posizionato l’ordigno e per quale motivo.
La bomba carta
L’esplosione è avvenuta in piena notte, intorno alle 2 di venerdì 7 aprile.
La bomba carta era posizionata davanti il cancello dell’abitazione in cui risiede il sindaco di Roccapiemonte, in provincia di Salerno.
Il comune in provincia di Salerno dove è avvenuta l’esplosione
Fatta esplodere mentre tutti dormivano, ha causato danni al cancello in ferro, che è stato quasi divelto, e al grosso portone in legno e il boato ha scatenato il panico nel quartiere. Molti dei residenti di corso Mario Pagano, in cui si trova l’abitazione, si sono risvegliati di soprassalto per il forte rumore.
Al momento del fatto, il primo cittadino non si trovava in casa ma fuori città. All’interno dell’abitazione, invece, c’erano alcuni dei familiari.
Le indagini
Sul luogo dell’esplosione sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino, che hanno effettuato tutti i rilievi del caso per provare a ricostruire quanto accaduto.
Le indagini sono in corso, ma nessun dettaglio è stato rivelato su chi si pensa possa essere dietro al posizionamento della bomba e se si sia trattato di un atto intimidatorio nei confronti del sindaco o meno.
Solidarietà al sindaco
L’accaduto ha generato subito manifestazioni di solidarietà nei confronti del primo cittadino. una è arrivata da Mario Polichetti, primario della Gravidanza a rischio dell’Azienda ospedaliera universitaria di Salerno.
Polichetti, già precedentemente candidato a sindaco di Roccapiemonte e dirigente sindacale della Uil Fpl Salerno ha dichiarato di conoscere “la sensazione che sta provando il sindaco di Roccapiemonte: minacce, ordigni rudimentali ed altre tecniche di intimidazione non solo accettabili in un Paese democratico come il nostro”.
“A lui – ha poi aggiunto il primario – va tutta la mia stima umana e gli dico di non abbattersi. Mi auguro che la Magistratura faccia al più presto luce su questa vicenda”