Bollette, si va verso il razionamento energetico imposto a "distanza": cosa prevede la bozza Ue
L'Ue sta mettendo a punto una soluzione per diminuire i consumi da "remoto": cosa prevede la bozza
La crisi energetica galoppa, si va verso il razionamento energetico a distanza. Lo rivela il quotidiano Il Messaggero che spiega che ciò sarebbe possibile grazie ai contatori cosiddetti di “smart metering” di seconda generazione (2G), installati nella maggior parte delle case.
In una slide tecnica dell’Arera, l’autorità dell’energia, viene sottolineato come tali contatori permettano la “attivazione, disattivazione e cambi di potenza senza intervento in campo”.
Il piano dell’Ue per ridurre i consumi da remoto
La Ue starebbe ragionando proprio su tale questione, con l’obbiettivo di procedere con una sorta di razionamento a distanza dell’energia elettrica (con conseguente risparmio del prezioso gas che utilizzano le centrali elettriche), già consentito dalla tecnologia in uso.
Il piano, spiega sempre il quotidiano romano, è già stato messo nero su bianco in una bozza dell’Unione Europa come possibile misura per il risparmio dei consumi.
Bruxelles è giunta a elaborare questo scenario colloquiando con le cancellerie europee nel tentativo di trovare soluzioni per diminuire i consumi in vista dell’inverno.
Il “razionamento occulto”
Si tratterebbe di un “razionamento occulto” delle forniture senza la necessità di imporre sanzioni. Nel concreto, cosa accadrebbe? In sostanza, in alcune fasce orarie (quando c’è il picco di consumi del giorno), il contatore della propria abitazione scenderebbe di potenza, permettendo così di far diminuire i consumi a distanza.
“Come conseguenza – rende noto il Messaggero che ha visionato la bozza della Ue – gli elettrodomestici non potranno più funzionare tutti contemporaneamente, in alcune fasce orarie”.
La fascia del picco, cioè quella in cui c’è il più alto consumo (ossia la cosiddetta F1), è quella che va dalle 8 del mattino alle 19 di sera. Tuttavia non è ancora stato deciso con precisione come agire per quel che concerne gli orari.
Il razionamento da “remoto”, effettuato a monte dal distributore di elettricità, potrebbe essere concesso solo in alcuni momenti della giornata, probabilmente tra le 18 e le 19, vale a dire quando le famiglie si riuniscono e solitamente c’è il maggior utilizzo di energia, con tv, lavatrici, lavastoviglie e forni accesi.