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Antonella Viola trova casa a una famiglia bisognosa e attacca Fillea Cgil: il sindacato si era preso il merito

È stata la biologa Antonella Viola a offrire una casa a una famiglia in difficoltà, ma la Fillea Cgil si prese il merito

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La testata Collettiva, nata dalla Cgil e dalle sue categorie, aveva raccontato la storia di Asma Fneiach e Nadir Haddad, una giovane coppia di tunisini con due bambini piccoli, costretta a vivere in auto per via della difficoltà di trovare un appartamento a Padova, città in cui Nadir lavora. Ma la biologa Antonella Viola ha smentito le dichiarazioni di Fillea Cgil, che si era attribuita il merito di aver trovato una casa alla famiglia in difficoltà.

Antonella Viola smentisce Fillea Cgil

“Avevo deciso di tenere questa cosa assolutamente privata e riservata, ma oggi l’indignazione è tale che mi sento di raccontare la verità”.

Con queste parole, Antonella Viola, biologa dell’università di Padova divenuta nota durante la battaglia contro il Covid, inizia il suo post contro Fillea Cgil.

Viola risponde alla notizia, diffusa dalla testata del sindacato, che attribuisce all’operato di quest’ultimo, in collaborazione con Caritas e Avvocati di Strada, la risoluzione dei problemi di Asma e Nadir.

L’articolo afferma che sono state le associazioni a trovare una casa alla giovane coppia di origini tunisine costretta da mesi a vivere in auto, citando solo di sfuggita “l’interessamento di una privata cittadina”.

“Siamo stati io e mio marito ad ospitarli” rende noto la biologa che, seppur avrebbe preferito mantenere il riserbo sulla vicenda, non ha sopportato l’idea che fosse un’associazione a prendersi il merito della sua buona azione.

Viola e il marito accolgono in casa una coppia bisognosa

Dopo aver letto sui giornali la storia di Asma e Nadir, Antonella Viola e il marito hanno deciso di accorrere in aiuto della famiglia in difficoltà.

Così come raccontato dalla stessa Asma a La Stampa, i due hanno “deciso di comprare una casa per darcela in affitto”.

E, in attesa che il nuovo appartamento fosse disponibile, Viola e il marito hanno accolto Asma, Nadir e i loro bambini in casa propria.

“È bastato incontrarsi, guardarsi negli occhi scambiare due parole per capire che sarebbe andato tutto bene e che questa esperienza avrebbe portato gioia e bellezza nelle nostre vite” ha raccontato Viola al quotidiano.

Dopo circa un mese di convivenza, la famiglia di Asma si è trasferita in una casa a Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova, acquistata per loro da Viola, che gliel’ha affittata a un canone adeguato al reddito della giovane famiglia.

“Non credo ci sia nulla di eccezionale in quello che io e mio marito abbiamo fatto” conclude Viola, sottolineando, però, che “un’associazione si è presa il merito del salvataggio”.

La storia di Asma e Nadir

Asma Fneiach e Nadir Haddad arrivano dalla Tunisia, ma sono ormai da tempo in pianta stabile a Padova.

Nadir ha un lavoro stabile, con un contratto a tempo indeterminato, in un comune in provincia della città veneta, con uno stipendio di circa 1.600 euro mensili.

“Abbiamo due bambini, uno stipendio fisso a fine mese. Eravamo due cittadini alla ricerca di una casa in affitto” ha raccontato Asma a La Stampa.

Eppure, i due hanno cercato casa per più di 7 mesi, senza alla fine riuscire a trovare un locatario disposto ad accoglierli: “Ci hanno persino restituito un anticipo di 700 euro. Quando abbiamo chiesto il motivo, l’agente immobiliare ci ha risposto che il proprietario non voleva stranieri in casa sua”.

Per un certo periodo, la famiglia si è stabilita in un albergo da 70 euro a notte. Ma la spesa era insostenibile a lungo andare e così la coppia ha optato per la difficile decisione di dormire in auto assieme ai bambini.

Ed è così che Antonella Viola li ha conosciuti e, infine, salvati.

antonella-viola-contro-fillea-cgil Fonte foto: ANSA
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