Analisi della Senna ok, ma Paltrinieri non si allena per il rischio di contaminazioni: si tuffa solo il ct
Nelle prime e ultime prove delle acque della Senna, in vista della gara dei 10 km, non c'erano Gregorio Paltrinieri e gli altri azzurri di nuoto
È arrivato l’ok per la balneabilità della Senna ma Paltrinieri e gli altri azzurri hanno deciso di non tuffarsi e di continuare la preparazione altrove. Il fiume parigino ospiterà giovedì 8 e venerdì 9 agosto le gare dei 10 km valide per le Olimpiadi ma la squadra italiana di nuoto ha preferito evitare il rischio di contaminazioni dopo le tante polemiche di questi giorni. A testare le controverse acque della Senna è stato il ct della Nazionale.
- Prove delle acque della Senna a Parigi 2024: la decisione
- La scelta di Gregorio Paltrinieri e della nazionale italiana
- Allenamenti nella Senna boicottati: cosa sta succedendo a Parigi 2024
- Le acque della Senna: il caso che ha scosso le Olimpiadi
Prove delle acque della Senna a Parigi 2024: la decisione
Finora non era stato possibile provare il campo di gara dove si disputeranno le gare del nuoto in acque libere, che arrivano dopo quelle del triathlon, disputate non senza problemi organizzativi nelle stesse acque.
Nella mattinata di mercoledì 7 luglio è arrivato invece l’ok: chi avesse voluto, avrebbe potuto provare il tragitto nella Senna tra pont Alexandre III e pont de l’Alma, negli stessi orari delle gare.
Triatlete impegnate alle Olimpiadi in corso di svolgimento a Parigi
La scelta di Gregorio Paltrinieri e della nazionale italiana
Alle prove generali però gli italiani non c’erano. I nuotatori Giulia Gabbrielleschi, Ginevra Taddeucci, Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri hanno continuato la loro preparazione in una piscina del circuito olimpico.
Questo quanto scrive Adnkronos, secondo cui la decisione è stata presa dal coordinatore tecnico della nazionale Stefano Rubaudo, dal tecnico Fabrizio Antonelli e dagli stessi atleti.
Troppi i rischi di un tratto di fiume contestato, controverso, del quale si sa poco e che avrebbe potuto contaminare gli atleti e minarne le prestazioni in vista del ravvicinatissimo appuntamento olimpico.
Allenamenti nella Senna boicottati: cosa sta succedendo a Parigi 2024
L’allenatore ha detto di fidarsi degli organizzatori, dei medici e degli scienziati che hanno dato l’ok ma che preferisce evitare rischi. “Abbiamo comunque svolto allenamenti specifici, studiato nel dettaglio il campo gara”, ha chiarito.
Al posto degli atleti in attività, si é tuffato il coordinatore tecnico Stefano Rubaudo, ex nuotatore e prima medaglia d’oro agli Europei del fondo italiano a Terracina nel 1991. “L’acqua non ha sapore né odore. Le correnti sono molto forti e controcorrente impieghi il triplo del tempo per eseguire lo stesso tratto dal lato opposto”, ha detto. Tutte informazioni che quindi girerà ai suoi atleti.
Non solo l’Italia ha boicottato l’ultimo test: hanno seguito questa strada numerosi altri nuotatori, mentre altri hanno deciso di nuotare nella Senna a poche ore dalla gara olimpica.
Le acque della Senna: il caso che ha scosso le Olimpiadi
Confermato dunque il programma delle gare: giovedì si disputerà la 10 km femminile e venerdì quella maschile con inizio sempre alle 7.30.
Che si riuscisse a rispettare il programma non era scontato. Sono stati giorni convulsi alle Olimpiadi di Parigi dove anche nella giornata di martedì 6 agosto erano stati cancellati gli allenamenti nella Senna.
L’acqua era stata definita “non adatta per nuotare”: era il quinto allenamento cancellato dall’inizio dei Giochi tra triathlon e nuoto. Ha poi fatto scalpore la notizia secondo cui proprio una triatleta, la belga Claire Michel, dopo aver nuotato nella Senna, avrebbe contratto l’Escherichia Coli, notizia poi smentita dalla stessa.