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All'ultimo incontro con Prigozhin Putin "urlò per tre ore": il retroscena sul faccia a faccia al Cremlino

Lo scorso 29 giugno è andato in scena l'ultimo incontro tra Prigozhin e Putin: ecco cos'è successo

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L’ultima volta che Vladimir Putin ed Evgeny Prigozhin si sono incontrati è stato lo scorso 29 giugno a Mosca, al Cremlino. Pochi giorni prima il leader del Gruppo Wagner aveva pianificato la marcia sulla capitale russa e per questo motivo il faccia a faccia tra lo zar e il capo dei mercenari fu durissimo.

Il faccia a faccia al Cremlino

A pochi giorni dal tentativo di ammutinamento, con il leader del Gruppo Wagner che aveva marciato alla volta di Mosca seminando il panico sulla sua strada, Prigozhin e Putin si sono incontrati al Cremlino. Incontro che è stato confermato successivamente anche dal portavoce Peskov che aveva sottolineato che a partecipare furono in 35.

Tra questi, appunto, il leader dei mercenari e lo zar, che furono protagonisti di un duro scontro. Alcuni testimoni, infatti, hanno svelato che il faccia a faccia durò diverse ore e che Putin “urlò per tre ore contro Zhenya“, nome in codice di Prigozhin.

In quell’occasione l’ex cuoco diede a Putin la sua versione dei fatti sull’ammutinamento, poi fu mandato in esilio insieme ai suoi mercenari in Bielorussia.

Il sospiro di sollievo di Prigozhin

E proprio da quell’incontro del 29 giugno, avvenuto a pochi giorni di distanza dal tentato ammutinamento, Prigozhin ne uscì con un sospiro di sollievo. “Non ci ha uccisi subito, quindi non ci ucciderà, ha pensato. Si credeva indistruttibile, si è convinto di essere immortale” ha raccontato un testimone vicino al leader della Wagner.

Una convinzione, riferisce Avvenire, che potrebbe essere costato caro a Prigozhin e ai mercenari, tanto da calare l’attenzione e commettere l’errore di viaggiare tutti insieme, lui e il suo secondo Utkin, su quell’aereo che lo scorso 23 agosto è precipitato.

All'ultimo incontro con Prigozhin Putin Fonte foto: ANSA

Lo smarrimento della Wagner

E ora, senza il suo leader e il vice, il gruppo di mercenari si sente smarrito. C’è chi vorrebbe rispondere e vendicarsi per quanto successo, ma nessuno sa cosa fare e come muoversi, soprattutto visto che i componenti sono sparsi per tutto il mondo, altri sono addirittura in vacanza.

Tra chi si trova in esilio in Bielorussia, altri che si trovano in missione in Africa e altri ancora che hanno accettato di entrare nella Difesa russa pur di evitare di essere giustiziati come traditori, i membri della Wagner dovranno affrontare diversi ostacoli. E c’è chi è sicuro che con le mosse dell’esilio “la leadership del Paese si è protetta”.

putin Fonte foto: ANSA
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