Prigozhin morto nello schianto del suo aereo privato caduto a Tver in Russia: 10 vittime, cosa è successo
Alcune fonti segnalano la presenza del capo della Wagner sull'aereo di sua proprietà, che si è schiantato a Tver in Russia: Prigozhin sarebbe morto
Evgheni Prigozhin sarebbe morto. Un aereo privato di proprietà di Evgheni Prigozhin, il fondatore della società di mercenari Wagner, è stato coinvolto in un tragico incidente nella regione di Tver: il velivolo si è schiantato a terra mentre volava tra Mosca e San Pietroburgo. Le prime informazioni riferiscono che le persone a bordo sono tutte decedute, tra tre membri dell’equipaggio e sette passeggeri. Fra questi, secondo alcune fonti russe, ci sarebbero lo stesso Prigozhin e il numero due della Wagner, Dmitri Utkin.
- Tutti morti
- Aereo abbattuto dai russi?
- A bordo il braccio destro di Prigozhin
- Prigozhin è morto?
- La fuga su quell'aereo
- Due mesi fa il golpe
Tutti morti
La notizia dello schianto del velivolo a Tver si è diffusa a macchia d’olio, a partire dalla nota rilasciata dalla Tass. L’agenzia russe ha confermato il decesso di tutte le persone a bordo.
Rosaviatsia, l’agenzia federale del trasporto aereo russo, ha confermato la notizia e rafforzato ulteriormente il sospetto che fra le persone decedute ci fosse anche Prigozhin.
Le fonti sulla presunta morte di Prigozhin nello schianto aereo sono state inizialmente contrastanti
Aereo abbattuto dai russi?
La vicenda del jet privato precipitato mercoledì 23 agosto ha assunto rapidamente i contorni di un giallo geopolitico. Il velivolo, appartenente al leader della milizia mercenaria Wagner Evgenii Prigozhin, potrebbe essere stato abbattuto dai russi.
Secondo quanto trapelato dal canale Telegram Zona Grigia, associato al gruppo di mercenari Wagner, il jet sarebbe stato colpito dalla contraerea russa, per poi precipitare a Tver.
A bordo il braccio destro di Prigozhin
Le ombre sull’accaduto si sono estese quando è stato fatto un altro nome rilevante, quello di Dmitrij Utkin, il “braccio destro” del capo di Wagner. A riferirlo alcuni canali telegram vicini al gruppo di mercenari.
Nel frattempo, la cerchia più stretta di Prigozhin sembrerebbe aver perso ogni contatto con lui, come riportato dalla fonte russa Fontanka.
Prigozhin è morto?
La verità è sfuggente, con fonti contrastanti che alimentano versioni intricate e differenti. E al momento non ci sono conferme che Prigozhin fosse a bordo dell’aereo. Readovka, un canale Telegram legato alle autorità russe, non conferma la morte di Prigozhin a seguito dell’incidente.
La fonte sottolinea che le notizie sulla sua presunta morte potrebbero essere premature. Si è speculato che Prigozhin abbia utilizzato una tattica già sperimentata per sfuggire ai potenziali nemici: prenotare un volo e poi cambiare aereo all’ultimo momento.
La fuga su quell’aereo
L’aereo coinvolto, un Embraer Legacy 600, era già nell’occhio del ciclone, figurando nella lista delle sanzioni statunitensi per il suo legame con Prigozhin.
Quest’ultimo aveva precedentemente utilizzato lo stesso aereo per viaggiare in Bielorussia, sfuggendo alle tensioni scaturite dalla tentata “marcia” su Mosca.
Due mesi fa il golpe
Se la morte di Evgenii Prigozhin fosse confermata, questa avrebbe luogo a soli due mesi dal tumultuoso golpe contro la leadership russa.
L’episodio ebbe grande risonanza in tutto il mondo: Prigozhin aveva annunciato una “marcia della libertà” su Mosca, un’azione che aveva gettato l’intero Paese nell’incertezza. Le dinamiche complesse e le implicazioni geopolitiche rendono questo tragico schianto un evento che potrebbe lasciare il segno sulla storia degli ultimi due anni.