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Trump e "l'Ucraina che potrebbe diventare russa" con le richieste a Kiev, Zelensky: "Scambiamo territori"

Trump propone terre rare in cambio di aiuti all’Ucraina, mentre Zelensky ipotizza scambi territoriali con la Russia. Il dibattito divide gli esperti

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Le recenti dichiarazioni di Donald Trump sull’Ucraina e l’ipotesi di uno scambio di territori ventilata da Volodymyr Zelensky stanno scuotendo la comunità internazionale. Durante un’intervista, il presidente ucraino ha ipotizzato una trattativa che preveda lo scambio di aree territoriali strategiche, mentre Trump ha avanzato richieste di risorse naturali in cambio di aiuti militari. Un contesto delicato che si intreccia con il conflitto ancora in corso.

Trump e l’Ucraina che potrebbe diventare russa

Come riporta Adnkronos, le dichiarazioni di Donald Trump hanno acceso il dibattito internazionale. Il presidente degli Stati Uniti ha spiegato di aver chiesto a Kiev circa 500 miliardi di dollari in terre rare come contropartita per il sostegno militare. Martedì 11 febbraio Trump a Fox News ha detto senza mezze misure che “l’Ucraina potrebbe diventare russa“.

Risorse come uranio e titanio, cruciali per l’industria tecnologica e militare, sono al centro delle negoziazioni.

donald trumpFonte foto: ANSA

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump

Zelensky ha sottolineato che queste risorse rappresentano non solo una questione economica, ma anche un nodo di sicurezza strategica per l’Ucraina e i suoi alleati.

Zelensky e lo scambio di territori

Nel corso di un’intervista al Guardian, Zelensky ha ventilato l’ipotesi di scambi territoriali con la Russia, se questo potesse favorire una risoluzione della guerra. Ha menzionato la possibilità di cedere porzioni di territorio nella regione russa del Kursk, pur precisando che la scelta su quali aree ucraine chiedere in cambio rimane incerta.

Ogni regione, secondo il presidente ucraino, ha una rilevanza strategica, motivo per cui la decisione non sarà facile.

La proposta ha suscitato reazioni contrastanti: mentre alcuni analisti la vedono come un segnale di apertura diplomatica, altri temono che possa indebolire la posizione negoziale di Kiev.

La posizione del Cremlino e le preoccupazioni occidentali

Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha commentato favorevolmente le parole di Trump, affermando che una parte significativa dell’Ucraina desidera già unirsi alla Russia. Ha citato l’annessione di quattro regioni ucraine da parte di Mosca come prova del consenso popolare.

Questo scenario preoccupa gli alleati occidentali, che temono che ulteriori concessioni territoriali possano compromettere la sovranità dell’Ucraina.

Nel frattempo, Zelensky ha ribadito l’importanza del supporto militare statunitense, definendo le garanzie di sicurezza europee insufficienti senza il coinvolgimento degli Stati Uniti. Ha citato i sistemi di difesa aerea Patriot come esempio di come solo la cooperazione americana possa offrire una protezione completa.

trump-ucraina-zelensky Fonte foto: ANSA
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