Alberto Genovese, chiesto il processo: di cosa è accusato
Chiesto il rinvio a giudizio per Alberto Genovese, l'imprenditore milanese accusato di aver violentato delle giovani stordite dalle droghe
La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Alberto Genovese, l’imprenditore accusato di presunte violenze sessuali ai danni di due giovani modelle, stordite con un mix di droghe durante delle feste a base di alcol e sostanze stupefacenti. Oltre che di violenza sessuale aggrevata, il 43enne fondatore di diverse start up digitali è accusato anche di detenzione e cessione di stupefacenti.
I pm Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini, coordinati dall’aggiunto Maria Letizia Mannella, hanno chiesto il processo anche per l’ ex fidanzata di Genovese, Sarah Borruso, indagata in concorso per una delle presunte violenze sessuali.
Dopo aver trascorso oltre 8 mesi in carcere, da luglio Alberto Genovese è agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico in una clinica specializzata nel recupero di tossicodipendenti.
Alberto Genovese, di cosa è accusato
La Procura milanese ha chiesto il processo per due presunti episodi di violenza sessuale.
La prima è quella che fa riferimento ai fatti accaduti nella notte tra il 10 e l’11 ottobre 2020 alla “Terrazza sentimento“, l’attico milanese dell’imprenditore con vista sul Duomo, quando una modella 18enne scese semisvestita in strada chiedendo aiuto ad una volante della polizia e denunciando di essere stata abusata per oltre 20 ore.
Il secondo caso riguarda una ragazza di 23 anni che accusa Genovese di averla ripetutamente violentata il 10 luglio 2020 nel corso di una vacanza offertale dallo stesso imprenditore nella sua villa di Ibiza. Per questo secondo caso è indagata anche l’ex fidanzata di Genovese.
Entrambe le presunte vittime hanno raccontato di essere state stordite con un mix di droghe, tra cui cocaina e ketamina.