Variante indiana, allarme di Crisanti: "È già diffusa in Italia"
Andrea Crisanti, docente di Microbiologia all'Università di Padova, ha espresso la sua preoccupazione per i casi di variante indiana in Italia
La nuova minaccia per il mondo è la variante indiana del coronavirus. Sergio Abrignani, immunologo dell’Università di Milano, ha spiegato ad ‘Agorà’ che è necessario bloccare gli arrivi dall’India “perché dobbiamo capire quanto sia veramente poco diffusiva”. Il problema, infatti, è “una serie di mutazioni per le quali potrebbe sfuggire alle vaccinazioni”. La variante è stata appena trovata in Veneto e Andrea Crisanti, docente di Microbiologia all’Università di Padova, ha lanciato l’allarme per il Paese.
Variante indiana, allarme di Crisanti: “È già diffusa in Italia”
“Se la variante indiana di Sars-CoV-2 è stata trovata in Veneto, vuol dire che è già ampiamente diffusa anche altrove”, ha detto Andrea Crisanti all’Adnkronos.
Secondo il virologo, infatti, l’Italia “ha una bassissima capacità di sorveglianza, non ha la sensibilità necessaria per intercettare tempestivamente” chi presenta mutazioni.
E il rischio di esplosione dei contagi non riguarda solo le riaperture, “per le quali è già un problema la variante inglese“, ma rappresenta anche “una minaccia al programma di vaccinazione”.
Variante indiana, cosa sappiamo: la spiegazione di Crisanti
La variante indiana, secondo Crisanti, sembra che abbia “un’elevata capacità di trasmissione e, sulla base delle mutazioni che la caratterizzano, potrebbe avere anche una certa resistenza al vaccino“.
Il rischio è che una persona vulnerabile, protetta dall’infezione da variante inglese/europea, “potrebbe non esserlo altrettanto con la variante indiana e sviluppare una malattia più grave”.
In India si sono registrati oltre 300 mila nuovi casi per sei giorni consecutivi: “Laddove c’è trasmissione elevata del virus, c’è più probabilità che emergano varianti – ha detto Crisanti -: se si aggiunge anche il vaccino, il rischio è che si creino varianti resistenti” alle iniezioni scudo.
Per Crisanti, la soluzione sarebbe optare per un lockdown e vaccinare tutti: “Invece noi stiamo facendo l’opposto. È impressionante. Incredibile”.