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Strage di Altavilla Milicia, parla un'amica di Antonella Salamone: "Era sospettosa dei coniugi, non li voleva"

Un'amica di Antonella Salamone racconta i giorni precedenti la strage di Altavilla Milicia: "Non voleva che i coniugi venissero a casa sua"

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Più volte le avrebbe riferito di non gradire la presenza di Sabrina FinaMassimo Carandente, e sicuramente non immaginava che di lì a pochi giorni sarebbe stata strappata alla vita: a raccontare uno degli ultimi contatti di Antonella Salamone prima della strage di Altavilla Milicia è una sua amica.

Alle telecamere di ‘Mattino Cinque’ racconta che il 3 febbraio Antonella le aveva chiesto di partecipare a uno dei loro incontri per vedere coi suoi occhi se Fina e Carandente fossero intenzionati a creare tensioni tra lei e il marito Giovanni Barreca.

Dal 3 al 7 febbraio, poi, il silenzio. Il telefono di Antonella Salamone risultava sempre spento e più volte l’amica aveva tentato di mettersi in contatto con lei telefonando al numero del marito e dei figli, ma senza mai ottenere risposta. “Il loro telefono squillava, il suo era spento”. Il 7 febbraio, poi, la donna si era fatta viva.

All’ennesima chiamata dell’amica al telefono di Kevin aveva risposto proprio Antonella. “Aveva la voce strozzata, non si capiva niente”. L’amica aveva tentato di capire qualcosa usando il vivavoce, ma senza risultati. “Poi è caduta la linea”. Forse aveva la voce strozzata per l’influenza, aveva pensato. “Il giorno 8 sono venuta pure qua sotto. Niente”, dice l’amica indicando la villetta degli orrori.

strage-altavilla-milicia-antonella-salamone Fonte foto: Facebook / ANSA
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