Quale sarà il futuro del coronavirus? Il probabile scenario
Che fine farà il coronavirus una volta che l'immunità sarà diffusa? Ecco cosa prevede un modello realizzato da ricercatori americani
Che fine farà il coronavirus che sta uccidendo centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo? Come sarà il mondo una volta che la pandemia sarà terminata? Una possibile risposta a queste domande arriva da una ricerca americana recentemente pubblicata sulla rivista “Science”, secondo cui il virus potrebbe diventare endemico e poco pericoloso, simile ad una leggera infezione come il comune raffreddore.
Lo studio è stato condotto dai ricercatori della Emory University e della Penn State University, negli Stati Uniti, sulla base dei dati epidemiologici e immunologici relativi agli altri coronavirus umani, tra cui la Sars del 2003 e la Mers del 2012.
Sulla base di questi dati gli autori dello studio hanno elaborato un modello che possa prevedere l’andamento della pandemia del Sars-CoV-2 nel prossimo decennio. Di certo c’è che l’infezione non sparirà di punto in bianco.
Covid, il futuro prossimo
L’elevata diffusione del coronavirus, la sua contagiosità e il fatto che la maggior parte delle persone nel mondo non sia stata ancora contagiata portano ad indicare che continuerà a circolare diffusamente ancora per un certo periodo, avendo a disposizione una vasta popolazione pronta a riceverlo.
Nei prossimi mesi e anni, con l’aumentare delle persone che riceveranno il vaccino, la diffusione del virus molto probabilmente rallenterà, anche se non in maniera uniforme. Secondo le previsioni il virus continuerà a circolare in modo sostenuto nelle aree densamente popolate.
Covid, da pandemia a infezione endemica
Quando gran parte della popolazione mondiale avrà fatto un vaccino o sarà stata esposta al Sars-CoV-2 l’infezione potrebbe attenuarsi fino a trasformarsi in una malattia endemica e poco pericolosa.
Continuerebbe quindi a circolare diffusamente ma a bassi livelli, causando sintomi modesti e solo raramente malattie gravi. Secondo il modello il Sars-CoV-2 diventerebbe simile ai quattro coronavirus del raffreddore in circolazione da anni.
Il virus potrebbe colpire per la prima volta entro i 3-5 anni di età con sintomi modesti, per poi ripresentarsi in età adulta, anche più volte, ma in modo ancora più lieve.
“È improbabile che i vaccini sradichino il coronavirus – ha commentato Jennie Lavine, biologa della Emory University di Atlanta, che ha guidato lo studio – ma è realistico pensare che diventerà un abitante permanente, anche se più benigno, del nostro ambiente”.
Quando questo accadrà, se fra 2 o 10 anni, non è possibile prevederlo, sono troppe le variabili in gioco, a partire dalle mutazioni del virus. Inoltre è da sottolineare che questo modello parte dal presupposto che il Sars-CoV-2 si comporti in modo similare ai comuni coronavirus del raffreddore. Si tratta quindi di uno scenario molto probabile ma non certo.