Passo indietro inaspettato di Beppe Grillo sul suo blog, elogio della vita offline del Garante M5S: "Un lusso"
Sul blog di Beppe Grillo è apparso un articolo che sembra andare contro l'uso della tecnologia: si elogia la vita offline, descritta come un "lusso"
Un passo indietro che non è passato inosservato. Sul blog di Beppe Grillo è apparso un post che elogia la vita offline, considerata un “lusso moderno“. La tesi è che le persone siano sempre online e che non siano in grado di disconnettersi. Una presa di posizione che sembra stridere, per esempio, con il simbolo stesso del Movimento co-fondato insieme a Gianroberto Casaleggio: una delle 5 stelle, infatti, oggi rappresenta l’innovazione tecnologica (in passato la connettività).
Il testo apparso sul blog di Beppe Grillo
Il titolo del post apparso sul blog di Beppe Grillo, non firmato, è Offline è il nuovo lusso.
Un testo che sorprende un po’, visto che è un elogio alla disconnessione. L’incipit è il seguente:
Le reti digitali stanno diventando sempre più sovraffollate. Le persone sono sempre online e ogni giorno sembra che ci siano meno posti in cui si può davvero disconnettersi ed essere soli. Essere in grado di essere raggiunti sempre indipendentemente dalla propria posizione potrebbe sembrare utile per alcuni, ma sempre più persone stanno scoprendo che essere offline è diventato un lusso moderno.
Il post prosegue cercando di non demonizzare la tecnologia, perché in lei “non c’è nulla di sbagliato”, tanto che il punto “non è davvero quello di scollegarsi completamente dalla rete”, ma che “la maggior parte delle persone non sembra sapere quando fare una pausa”.
Quindi, si cita il documentario Offline is the new luxury di Bregtje Van der Haak, che gira il mondo e incontra le persone che vogliono mantenere il controllo della loro connessione alla rete digitale.
Il secondo post critico in pochi giorni
Il 19 dicembre scorso, sempre sul Blog e sempre in un articolo non firmato, era apparsa un’altra critica alla tecnologia.
Beppe Grillo all’evento sull’intelligenza artificiale organizzato dal M5S a Roma lo scorso novembre
La tesi, in questo caso, è che “la tecnologia dovrebbe semplificarci la vita“, che quella presente nelle case intelligenti “ci toglie alcune incombenze” e che “le riunioni su Zoom ci permettono di restare comodamente dove vogliamo senza spostarci. Dovremmo quindi avere più tempo libero. Tempo che trascorriamo dormendo, rilassandoci o semplicemente non facendo nulla, giusto? Eppure no (…), finiamo per fare sempre più cose”.
Un’altra critica, dunque, motivata dalla citazione di uno studio legato all’utilizzo dei dispositivi digitali nella vita di tutti i giorni:
I social media a volte possono ispirare, motivare o rilassare le persone. Ma la ricerca suggerisce che le persone spesso provano un senso di colpa, vergogna e rimorso dopo aver riempito il loro tempo libero con attività online. Questo perché percepiscono le attività online come meno autentiche e utili rispetto alle attività del mondo reale.
Il passo indietro
Perché sembra di assistere a un passo indietro?
Perché una delle 5 stelle del simbolo del Movimento rappresentava, in origine, la connettività gratuita per i residenti (oggi invece sta per innovazione tecnologica).
Era, per la precisione, la quarta stella.
Era il 2009, e si parlava – tra le altre cose – di:
- Wi-Fi gratuito;
- reti civiche;
- pezzi di Paese senza connessione.