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Nuovo rapporto Eurispes su sicurezza e criminalità: ecco di cos’hanno paura gli italiani

I risultati di un'indagine sulla percezione dei crimini condotta sul territorio nazionale dall'Eurispes e dalla Direzione centrale della polizia criminale

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Qual è il livello di sicurezza percepito dai cittadini, sia individualmente che collettivamente? A questa domanda cerca di rispondere la nuova indagine condotta dall’Eurispes e dalla Direzione centrale della polizia criminale, con l’ausilio del Servizio di analisi criminale.

L’indagine dell’Eurispes

La criminalità: tra realtà e percezione. Questo il nome del rapporto presentato dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale ed Eurispes, l’ente privato italiano che si occupa di studi politici, economici e sociali.

L’indagine presentata, come spiegato dal presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, rappresenta “uno spaccato sui fenomeni criminali in Italia quale strumento indispensabile nell’elaborazione di strategie di prevenzione e contrasto, volte ad elevare gli standard di sicurezza”.

Nuovo rapporto Eurispes su sicurezza e criminalità: ecco di cos’hanno paura gli italianiFonte foto: ANSA
Il presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara

“Lo studio risponde ad un’esigenza d’informazione sui temi della sicurezza che assumono una rilevanza prioritaria nel dibattito pubblico in Italia, come pure nel sentire di ogni cittadino” ha continuato Fara, che ha sottolineato anche la differenza tra “tra rischio reale e rischio percepito, categorie che spesso non collimano, l’uno basato su dati oggettivi e misurabili, l’altro condizionato da dinamiche soggettive come la paura e l’incertezza del futuro”.

I risultati dell’analisi su rischi reali e percepiti

L’indagine dell’Eurispes e della Direzione Centrale della Polizia Criminale, compiuta con l’ausilio del Servizio di Analisi Criminale, è stata effettuata sul territorio nazionale tra gennaio e febbraio 2023 e ha coinvolto 1026 cittadini.

In Italia, dopo un calo generalizzato dei crimini durante la pandemia, conseguenza delle limitazioni legate all’emergenza sanitaria, nel 2022 (secondo i dati diffusi annualmente dal Viminale), i reati sono tornati a salire.

E nonostante tutti i miglioramenti su molti indicatori rispetto al periodo pre-pandemico, la paura di subire reati resta, con il timore per i crimini informatici, cresciuti dell’80% solo nell’ultimo anno, che si è aggiunta a quella per i crimini “classici”.

Italiani più al sicuro nelle proprie città

Secondo quanto emerso dall’indagine, il 61,5% dei cittadini italiani afferma di vivere in una città o località che giudica sicura, in netto aumento rispetto al 47,5% rilevato sempre dall’Eurispes nel 2019.

La maggioranza dei cittadini afferma di sentirsi abbastanza o molto tranquilla a uscire sola di giorno nella zona di residenza, complessivamente nell’83,3% dei casi. Numeri diversi se invece si considerano le uscite nelle ore serali, con il tasso di risposta positiva diminuisce (67,6%). La casa è il luogo in cui una fetta più ampia del campione si sente al sicuro (81%).

In generale però, dall’inizio della pandemia la paura di subire reati è aumentata per il 24,8% del campione. Non a caso, negli ultimi tre anni il 22,5% degli intervistati ha installato un sistema di allarme, il 21,4% ha installato le grate alle finestre e il 20,7% ha messo la porta blindata. Per il 26,6% degli intervistati infatti, la preoccupazione maggiore è il furto in abitazione.

ladro casa Fonte foto: IPA
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