Nel processo della Strage di Erba contro Rosa Bazzi e Olindo Romano si torna sulla morte di Valeria Cherubini
Al centro dell'istanza di revisione del processo per la strage di Erba c'è la morte di Valeria Cherubini: Olindo Romano e Rosa Bazzi sono innocenti?
La morte di Valeria Cherubini è di nuovo al centro del processo per la strage di Erba nel quale Olindo Romano e Rosa Bazzi stanno scontando l’ergastolo.
Secondo l’avvocato Fabio Schembri, difensore dei coniugi Romano, le dinamiche che hanno portato alla morte di Valeria Cherubini divergerebbero da quanto contenuto nella sentenza che ha decretato l’ergastolo dei suoi assistiti. “L’ha finita dopo l’arrivo dei soccorritori in casa sua”, riferisce il legale a ‘Quarto Grado’.
Ricordiamo, infatti, che il vigile del fuoco Glauco Bartesaghi intervenuto per primo dopo aver notato le fiamme nell’appartamento Castagna-Marzouk, riferì di aver sentito gridare “aiuto” dall’appartamento Frigerio-Cherubini, e quelle grida risulterebbero incompatibili con le ferite riportate su lingua e muscolo Psoas (collocato nella zona lombare) che avrebbero impedito a Valeria Cherubini e di chiedere aiuto e di salire le scale.
Non è dello stesso parere il Procuratore Generale Guido Rispoli, che riferendosi alla consulenza della criminologa Roberta Bruzzone sottolinea che le macchie di sangue rinvenute sul pianerottolo dei Frigerio escluderebbero l’inseguimento, e fa notare che le lesioni sulla lingua non avrebbero impedito di gridare la parola “aiuto”, composta da vocali che non richiedono l’intervento della lingua.
Inoltre, secondo l’accusa, il buco presente sulla tenda di casa Frigerio non sarebbe stato provocato da una coltellata mentre Valeria Cherubini cercava di difendersi, bensì da uno strappo. Le macchie, infine, deriverebbero da un imbrattamento.