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Napoli, duplice omicidio nel quartiere Ponticelli: bussano alla porta dell'abitazione e aprono il fuoco

Hanno bussato alla porta e hanno fatto fuoco. Sono morti così Carlo Esposito, 33 anni e Antimo Imperatore, 56. L'agguato, nel rione Fiart a Ponticelli, a Napoli, è avvenuto in via Montale.

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Duplice omicidio a Napoli. Due persone sono state uccise nel quartiere Ponticelli, nel cosiddetto “Rione Fiat”. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri. Nell’agguato sono morti due uomini.

La dinamica

Hanno bussato alla porta e hanno fatto fuoco. Sono morti così Carlo Esposito, 33 anni e Antimo Imperatore, 56 anni, i due uomini morti nell’agguato nel quartiere Ponticelli, in via Montale. Una delle due vittime è stata trovata senza vita sull’uscio della porta.

La dinamica fa pensare a un agguato, che avrebbe portato alla morte di Esposito e Imperatore.

Chi sono le due vittime

Secondo quanto riportato da Napoli Today, Esposito sarebbe ritenuto vicino al clan De Micco-De Martino, mentre Imperatore si trovava sul posto per dei lavori di manutenzione, pare per installare una zanzariera.

Nella mattinata di mercoledì 20 luglio era stato fermato in un blitz, tra gli altri, a Ponticelli, Emmanuel De Luca Bossa, figlio del boss Antonio De Luca Bossa.

I De Micco e i De Martino sono note tra le organizzazioni camorristiche per la loro abilità a utilizzare foto, hashtag, slang e frasi ad effetto per reclutare e fidelizzare nuove reclute.

Mappa NapoliFonte foto: Virgilio Notizie
Il luogo del duplice omicidio

Il quartiere “Fiat”

Il quartiere è stato teatro, negli ultimi anni, di una violenta contrapposizione tra bande camorristiche.

Uno scontro caratterizzato dall’utilizzo di ordigni rudimentali per intimorire gli avversari e forse ora anche da omicidi.

Nell’aprile 2022 è stata registrata, in via Piscettaro, a pochi metri di distanza dall’abitazione del boss Marco De Micco, capo indiscusso dell’omonimo sodalizio criminale in guerra con i De Luca Bossa-Minichini, l’esplosione di un ordine rudimentale.

“Dopo gli spari a viale margherita e le bombe di Barra. Siamo in guerra è pare nessuno se ne renda conto. La camorra spara mentre chiudiamo biblioteche, spazi culturali e non si trovano risorse per la caserma dei carabinieri a piazza Bisignano perdendo quelli previsti per Villa Salvetti”, sono le parole di Patrizio Gragnano, consigliere Municipalitá 6 di Napoli.

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