Milano, ruba 500 euro in una banca minacciando di farsi esplodere: confessa dopo 20 minuti
L'uomo, un 65enne italiano con precedenti, si è presentato agli agenti dicendo di essersi pentito: aveva raccolto un magro bottino
Prima la rapina, poi il pentimento e la restituzione del bottino. È quanto accaduto nella mattinata di ieri mercoledì 29 giugno a Milano.
Ecco la dinamica di quanto è successo e cosa sappiamo del tentato furto ai danni di una banca nei pressi di corso di Porta Romana, nel capoluogo di regione lombardo.
- Ruba 500 euro in una banca minacciando di farsi esplodere, la dinamica
- Minaccia di farsi esplodere per 500 euro, dopo la rapina il pentimento e la confessione
- Confessa subito dopo aver messo a segno il colpo a Milano, cosa rischia adesso il 65enne responsabile
Ruba 500 euro in una banca minacciando di farsi esplodere, la dinamica
La chiamata alle forze dell’ordine arriva nel corso della mattinata, intorno alle ore 11. Viene data l’allarme per una rapina alla Banca Popolare di Sondrio, presso la filiale di Milano in via Francesco Sforza, all’angolo con corso di Porta Romana.
Un uomo sui 60 anni – questa la versione di una cassiera, raccontata alle forze dell’ordine appena accorse sul posto – si sarebbe presentato nei locali della banca, affermando di avere con sé una bomba, per la precisione nascosta all’interno di una delle tasche.
Per non farla esplodere, l’uomo dice di volere dei soldi.
Minaccia di farsi esplodere per 500 euro, dopo la rapina il pentimento e la confessione
È stato di appena 500 euro il bottino raccolto dal ladro, ottenuto sotto forma di banconote che la cassiera gli ha passato al di sotto del vetro. Evidentemente soddisfatto (almeno inizialmente) del magro risultato delle sue minacce, l’uomo ha deciso di allontanarsi a piedi.
L’atto successivo di questa storia sui generis si è svolto presso la caserma dei carabinieri Vigentino di via Noto, vicino Ripamonti. Dopo appena 20 minuti dalla telefonata ricevuta dal 112, l’uomo si è consegnato alle forze dell’ordine, dicendo di non aver avuto con sé alcuna bomba e di essere stato spinto a compiere il gesto disperato per ragioni di necessità economica.
Si tratta, informano i carabinieri, di un italiano di 65 anni, con precedenti per rapina, con una moglie e senza lavoro.
Confessa subito dopo aver messo a segno il colpo a Milano, cosa rischia adesso il 65enne responsabile
Il tutto si è risolto in una denuncia a piede libero: per l’uomo, che dopo essersi allontanato a piedi ha preso un taxi, a bordo del quale sarebbe avvenuto il pentimento, poteva andar peggio. Essendo stato compiuta a volto scoperto, la rapina avrebbe portato facilmente all’individuazione del responsabile, il quale, tra l’altro, non è incensurato.
Grazie alla confessione, insomma, il 65enne ha evitato gli arresti. “Ho fatto una stupidaggine”, queste le sue parole agli agenti, che hanno visionato le registrazioni delle telecamere e hanno verificato la corrispondenza tra le immagini e il racconto dell’uomo.