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La figlia di Giorgio Aiazzone racconta di possedimenti a Panama e i creditori sperano di rivedere i soldi

In tribunale Marcella Aiazzone dichiara di avere proprietà a Panama e i creditori le chiedono mezzo milione di euro. Le novità del caso

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Marcella Aiazzone, figlia del noto imprenditore e fondatore dell’omonima impresa, si è lasciata sfuggire in tribunale di avere dei possedimenti a Panama. Dopo tanti anni i creditori, che con il fallimento di Aiazzone non hanno visto pagato il loro lavoro, possono tornare a sperare. La causa chiede all’erede di Aiazzone mezzo milione di euro per ripagare i debiti.

Soldi a Panama

Marcella figlia di Giorgio Aiazzone, ha detto in un’aula di tribunale di avere dei possedimenti a Panama. Nell’ambito di un processo relativo alla causa giudiziaria con l’ex socio e compagno Mario Falchi, Marcella si è lasciata sfuggire l’informazione.

Secondo quanto riportato da Repubblica, le parole di Marcella sono state: “Avevo una società a Panama, regalo dei miei genitori”, ha detto. Secondo le ricostruzioni del processo sembra che la figlia di Giorgio Aiazzone aveva fatto speculazioni immobiliari nel principato di Monaco da finanziamenti mai chiariti. I soldi però arriverebbero dalla vendita di un appartamento a Montecarlo di proprietà della società panamense citata da Marcella.

Fallimento AiazzoneFonte foto: ANSA
 Ingresso negozio mobili di Aiazzone nel 2011, nel periodo del fallimento

I creditori tornano a sperare

Dopo tanti anni, i creditori tornano a sperare di poter ricavare la somma loro spettante. Dal 2010, dall’accusa di bancarotta fraudolenta, i creditori accertati erano almeno 2.090 tra famiglie, impiegati e fornitori.

Il valore contestato era di 51 milioni di euro, ma oggi i creditori chiedono (e guardano a Panama per questo) mezzo milione (500 mila euro) all’erede di Giorgio Aiazzone.

Perché è fallito Aiazzone?

Viaggi di gruppo per acquistare mobili, opzioni sconti e viaggi di nozze per gli sposi e pubblicità iconiche fanno di Aiazzone ancora una delle imprese più di successo di Italia. Almeno fino alla morte di Giorgio, avvenuta in un incidente aereo nel 1986, che portò l’azienda in crisi.

Aiazzone passò da un compratore all’altro, fino alla dichiarazione di fallimento nel 2010 per problemi economici, finanziari, fiscali e sindacali. I nuovi acquirenti vennero anche indagati per bancarotta fraudolenta.

Aiazzone Fonte foto: ANSA
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