Italia maglia nera in Europa per i Neet: nessun altro Paese ha più giovani che non studiano o non lavorano
L'Italia è il primo Paese dell'Eurozona per numero di Neet, ovvero i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano
Suona forte il campanello d’allarme in Italia per il numero dei ragazzi che nel nostro Paese non studiano, non lavorano e non sono impegnati in percorsi di formazione. I cosiddetti Neet, ovvero i Not in Education, Employment or Training, consegnano infatti all’Italia la maglia nera in Europa in termini di percentuali.
I dati allarmanti in Italia
Secondo gli ultimi dati Eurostat riferiti al 2022, infatti, l’Italia è maglia nera in Europa per i giovani uomini tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in percorsi di formazione.
Secondo i dati, infatti, nel nostro Paese sono ben il 17,7% degli uomini, mentre per le ragazze il dato va al 20,5%. Il dato italiano dei giovani uomini Neet è il più alto tra i Ventisette, davanti a Romania (14,5%) e Grecia (14,1%). Per le giovani donne, invece, l’Italia fa registrare il secondo peggior tasso Ue, preceduta soltanto dalla Romania (25,4%) e seguita dalla Bulgaria (17,4%).
Il ministro del lavoro delle politiche sociali Marina Elvira Calderone
Cosa succede in Italia
Nel nostro Paese, nel complesso, i giovani che non lavorano e non studiano sono il 19%, ovvero 1,6 milioni di ragazzi e ragazze. E come sempre c’è anche una forte disparità sulla cartina geografica.
Nell’indice dei territori “youth-friendly” per impresa e lavoro, messo a punto da Confartigianato, infatti a spiccare per le condizioni migliori offerte agli under 35 è la Lombardia, seguita a poca distanza da Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Trentino Alto Adige.
Ad arrancare nelle retrovie sono Molise, Sardegna, Calabria e Basilicata. Un’Italia, che come spesso accade, viaggia “a diverse velocità” che, nella visione dei giovani imprenditori, “è all’origine” del record negativo in Europa.
La situazione in Europa
Ma qual è la situazione nel resto del Vecchio Continente? Lo scorso anno in Ue i Neet erano più di un giovane su dieci, l’11,7%, in calo di 1,4 punti percentuali rispetto al 2021 e nel 2022, invece, si sono registrate ampie variazioni.
Il tasso più basso per entrambi i sessi si registra nei Paesi Bassi: 3,8% per i giovani uomini e 4,6% per le giovani donne. In quattro Paesi invece le quote di giovani donne Neet sono inferiori a quelle degli uomini: Lussemburgo (6,9% donne vs 7,9% uomini), Finlandia (8,8% vs 10,3%), Belgio (9,1% vs 9,3%) ed Estonia (9,2% contro 11,9%).
Nella fotografia restituita dall’istituto europeo di statistica la tendenza per tutto il Vecchio Continente e’ in lieve e progressivo miglioramento: nell’ultimo decennio l’esercito complessivo dei giovani che non studiano e non lavorano e’ passato dal 16% del 2012 all’11,7% del 2022. Una decrescita costante interrotta dalla pandemia – nel 2020 l’indicatore era tornato a crescere sino al 13,8% dal 12,6% del 2019 – ma poi subito ripresa negli ultimi due anni.