Fabrizio Corona, affidamento in comunità: "patologia psichiatrica" e "dipendenza patologica". Come sta

Fabrizio Corona, che si trovava in detenzione domiciliare per scontare la pena residua per le condanne ricevute, ha ottenuto la misura alternativa dell’affidamento terapeutico in una “struttura comunitaria” a Limbiate, nella provincia di Monza e Brianza.

La decisione è stata presa dal Tribunale di Sorveglianza di Milano, che ha accolto l’istanza presentata dai legali dell’ex ‘re dei paparazzi’, gli avvocati Ivano Chiesa e Antonella Calcaterra.

Come sta Fabrizio Corona

Come riporta l’agenzia ‘Ansa’, i giudici hanno evidenziato i “miglioramenti” di Fabrizio Corona e messo in luce nel provvedimento che “il percorso terapeutico”, che è già in corso, “appare idoneo ai bisogni di cura” per promuovere la sua “riabilitazione” e il “superamento di importanti fragilità personali”, anche perché soffre di una “patologia psichiatrica“.

Stando a quanto scritto dai giudici, l’ex ‘fotografo dei vip’ ha portato avanti “un lavoro introspettivo” anche sulla sua “dipendenza patologica dai guadagni“.

Fabrizio Corona sta superando “il periodo critico contrassegnato dalle difficoltà di stare nelle norme e regole”. Secondo i giudici, sta iniziando “a considerare il proprio benessere ed equilibrio come valori primari”. Adesso. per i giudici, serve una “nuova fase di passaggio terapeutico”.

Stando a quanto reso noto dal Tribunale di Sorveglianza, Fabrizio Corona non ha mai violato in maniera “grave” le prescrizioni della detenzione domiciliare.

Fonte foto: ANSA

Corona in affidamento terapeutico: cosa dovrà fare ora

Alla luce dell’ affidamento terapeutico per lui disposto, Fabrizio Corona dovrà recarsi per 4 ore il venerdì nella comunità a Limbiate, nella provincia di Monza e Brianza.

L’ex ‘fotografo dei vip’ dovrà fare anche “attività di volontariato“.

Quando è previsto il fine pena per Fabrizio Corona

Nel provvedimento firmato dal giudice Ornella Anedda, si legge che il fine pena per Fabrizio Corona, che oggi ha 48 anni (è nato il 29 marzo 1974 a Catania), è previsto per il 17 settembre 2024.

L’ex agente fotografico ha attualmente ancora in corso procedimenti per truffa, diffamazione, percosse, minaccia, tentata evasione, danneggiamento aggravato, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

Fonte foto: ANSA