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Guerra Ucraina Russia, le ultime notizie di oggi. La Bielorussia minaccia l'attacco: le parole di Lukashenko

La guerra in Ucraina è arrivata al 358esimo giorno: tutti i principali aggiornamenti in diretta di giovedì 16 febbraio 2023

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Giorno 358 della guerra in Ucraina. Arriva nelle prime ore di oggi, giovedì 16 febbraio, il bilancio dopo l’attacco russo di mercoledì 15 Pokrovsk, nell’oblast ucraino di Donetsk. I dati sono resi pubblici dalle autorità locali e riportati dal ‘Kyiv Independent’, e parliamo di tre mortiundici feriti. Nel frattempo i Paesi Bassi annunciano che invieranno in Ucraina munizioni e pezzi di ricambio per carri armati Leopard 2. Nelle ultime ore il direttore dell’Ufficio della Commissione Affari Esteri del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese Wang Yi è arrivato a Parigi per un incontro con il presidente Emmanuel Macron. Yi ha dichiarato che la Cina è disposta a cooperare con tutte le forze internazionali per raggiungere “una soluzione politica in tempi brevi”.

Il racconto della giornata

  1. Zelensky esclude che l'Ucraina possa cedere territori in un accordo pace

    Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un’intervista rilasciata alla Bbc esclude la possibilità di cedere territori alla Russia in un eventuale accordo di pace. A suo parere, fare concessioni territoriali significherebbe che la Russia potrebbe “continuare a tornare”.

  2. Ucraina: "Scambio di 202 prigionieri tra Mosca e Kiev"

    Russia e Ucraina si sono scambiati 202 prigionieri, stando alle dichiarazioni rilasciate dal ministero della Difesa russo e dalla presidenza ucraina. Il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak, come riportato da Interfax-Ukraine, ha annunciato che 100 militari e un civile ucraini sono stati rilasciati dalla Russia. “Novantaquattro di loro sono difensori di Mariupol, tra cui 63 soldati dell’Azovstal. I loro familiari li stavano aspettando da tanto tempo”, ha dichiarato Yermak. Precedentemente, il ministero della Difesa di Mosca aveva annunciato che 101 militari russi prigionieri erano stati rilasciati dall’Ucraina “in seguito a un processo di negoziati”. “A tutti i rilasciati viene fornita l’assistenza medica e psicologica necessaria”, ha dichiarato il ministero della Difesa russo secondo l’agenzia Interfax.

  3. Gb e Polonia agli alleati: "Accelerare sulle armi a Kiev"
    “Accelerare” nell’invio di aiuti militari a Kiev fin “dalle prossime settimane”, in termini sia di nuove armi per contrastare la Russia sia di programmi di “addestramento di piloti ucraini all’uso di jet da combattimento di standard Nato”: è l’appello congiunto rivolto oggi agli alleati occidentali dal premier britannico Rishi Sunak e dal presidente polacco Andrzej Duda, ospite nel pomeriggio a Downing Street per un faccia a faccia, in vista del prossimo vertice dell’Alleanza Atlantica in programma a Vilnius, in Lituania.
  4. Capo stato maggiore Usa: "Nessuno può vincere la guerra"
    Né l’Ucraina né la Russia saranno in grado di vincere la guerra. Lo sostiene in un’intervista al Financial Times il capo di stato maggiore Usa, il generale Mark Milley, per il quale il conflitto può solo finire al tavolo dei negoziati. “Sarà praticamente impossibile per i russi raggiungere i loro obiettivi ed è improbabile che la Russia riesca a conquistare l’Ucraina. Non succederà”, ha dichiarato il leader militare sottolineando anche come “è molto, molto difficile che le forze di Kiev riescano a cacciare quelle di Putin dai loro territori”. Milley ha anche spiegato che a quasi un anno dalla guerra in Ucraina, il Pentagono sta facendo un inventario delle sue scorte di armi per valutare se sia necessario aumentare le spese per far fronte ai bisogni, soprattutto di munizioni, di Kiev.
  5. Media ucraini: "Esplosione alla base militare di Armiansk"

    Un’esplosione ha scosso la base militare russa di Armiansk, nel nord della Crimea occupata. Lo riferisce il canale Telegram Crimean Wind, citato da Ukrinform. “Siamo stati informati di una esplosione in una delle unità militari russe ad Armiansk”, si legge nel post, dove si sottolinea che il rumore prodotto non è certo quello del fuoco della contraerea. In allegato vi è una foto di un’alta colonna di fumo bianco. Questa mattina si erano udite diverse esplosioni nelle aree militari russe di Sebastopoli, molto più a sud di Armiansk.

  6. L'Onu: "Mosca rilasci la giornalista russa in cella"

    Il Consiglio per i Diritti umani delle Nazioni Unite ha chiesto “il rilascio immediato” per la giornalista Maria Ponomarenko, e “la fine della repressione della libertà di espressione” in Russia. La giornalista è stata condannata a 6 anni di reclusione da un tribunale russo per aver postato sui social la notizia del raid aereo di Mosca sul teatro ucraino di Mariupol.  Il Consiglio dei diritti umani si dice “profondamente preoccupato” per la condanna detentiva a Ponomarenko e per il divieto di svolgere attività di giornalista per 5 anni per presunta diffusione di  informazioni false sulle azioni russe in Ucraina.

  7. Cohen: aiuteremo Kiev a sviluppare un sistema di allerta missili

    Israele darà fino a 200 milioni di dollari in garanzie di prestito all’Ucraina da destinare a progetti sanitari e di infrastrutture civili e aiuterà il Paese sotto attacco a “sviluppare un sistema rapido di allerta (missilistica)”. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri dello Stato ebraico, Eli Cohen, da Kiev dove si è recato in visita, la prima di un alto rappresentante israeliano dall’inizio dell’invasione russa un anno fa

  8. Tajani
    Tajani: "Attacchi russi sui civili inaccettabili". La sua proposta

    Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine di un evento alla Farnesina, ha affermato che la pioggia di bombe in Ucraina da parte dei russi è “inaccettabile”. Tajani ha poi aggiunto: “Attaccare i civili significa voler colpire un popolo più che un governo. Ecco perché continueremo a sostenere l’Ucraina e crediamo che si debba raggiungere una pace che non può significare la resa dell’Ucraina”. Secondo il ministro degli Esteri, per favorire una de-escalation, si potrebbe iniziare con il “rafforzamento dei corridoi verdi per far arrivare i cereali ai popoli africani che ne hanno più bisogno” oppure “creare una zona franca intorno alla centrale di Zaporizhzhia”.

  9. Consigliere Zelensky: "Russia pronta alla grande offensiva"

    Mykhaylo Podolyak, uno dei consiglieri presidenziali più ascoltati da Zelensky, ha svelato che la Russia starebbe ammassando soldati e armi per la grande offensiva in Ucraina: “Mosca sta accumulando migliaia di soldati mobilizzati, pezzi di artiglieria e veicoli armati nelle tre regioni occupate di Donetsk, Lugansk e Zaporizhzhia. L’ammassamento è organizzato volutamente a una distanza di 100-150 chilometri dalla linea del fronte, dunque fuori dalla portata dei missili che abbiamo a disposizione. E’ lì che stanno formando nuove unità di assalto da lanciare nell’offensiva”.

  10. Mosca, satelliti Usa e alleati sono 'bersagli legittimi'

    Per il conflitto in Ucraina gli Usa e i loro alleati europei impiegano anche satelliti non militari, che pertanto possono diventare “bersagli legittimi di un contrattacco” russo. Lo ha detto Konstantin Vorontsov, vice capo del dipartimento per la non proliferazione e il controllo delle armi del ministero degli Esteri di Mosca. Secondo Vorontsov, citato dall’agenzia Interfax, e’ in atto “una tendenza molto pericolosa” con “l’uso militare di infrastrutture spaziali civili da parte degli Usa e dei loro alleati”. “Questa attivita’ – ha aggiunto – rappresenta un coinvolgimento indiretto in conflitti armati”.

  11. Lukashenko, Minsk si unirà a offensiva solo se attaccata

    La Bielorussia si unirà all’offensiva russa in Ucraina “solo” se verrà attaccata: lo ha detto il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko.

  12. Kiev, abbattuti palloni-spia sui cieli

    La tv statale ucraina riferisce che sei obiettivi aerei sono stati intercettati su Kiev durante l’ultimo allarme aereo e che la maggior parte sono stati abbattuti. “Nello spazio aereo di Kiev durante l’allerta sono stati registrati circa sei target aerei, la maggior parte dei quali sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea”, afferma citando l’amministrazione della città. “Secondo informazioni non confermate, si sarebbe trattato di palloni che potevano trasportare attrezzature da ricognizione, forse lanciati per rilevare le difese antiaeree”, ha affermato ancora citando l’amministrazione militare della città di Kiev.

  13. Wang Yi in visita da Macron: "Siamo pronti a cooperare per una soluzione politica definitiva"

    Nella giornata di ieri, mercoledì 15 febbraio, il direttore dell’Ufficio della Commissione Affari Esteri del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese Wang Yi è volato a Parigi per un colloquio con Emmanuel Macron. Di ritorno dalla visita in Francia, Yi ha pubblicato una nota sul sito istituzionale del Ministero cinese degli Esteri: “La Cina è pronta a cooperare con la comunità internazionale, inclusa la Francia, per promuovere un percorso di soluzione politica e raggiungere un cessate il fuoco in tempi brevi”.

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