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Guerra Ucraina Russia, le ultime notizie di oggi. Abbattuti palloni russi nei cieli di Kiev

La guerra in Ucraina è arrivata al 357esimo giorno: tutti i principali aggiornamenti in diretta di mercoledì 15 febbraio 2023

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato: Aggiornato:

Giorno 357 della guerra in Ucraina. Si continua a combattere su più fronti. Sempre molto tesa anche la situazione internazionale, con gli Usa che hanno intercettato quattro aerei da guerra russi in prossimità dell’Alaska. Nel frattempo il generale Mark Milley, capo dello staff congiunto delle forze militari americane, ha attaccato Putin, affermando che l’Ucraina resterà indipendente e che la Nato è più forte che mai.
La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen annuncia un nuovo massiccio pacchetto di sanzioni contro la Russia.
Intanto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov torna a minacciare l’Occidente parlando di “punto di non ritorno”.

Il racconto della giornata

  1. Seimila bambini ucraini nei campi di rieducazione russi

    Almeno 6.000 bambini ucraini sono stati nell’ultimo anno nei campi di “rieducazione” russi. Lo sostiene un rapporto dei ricercatori dell’Università statunitense di Yale, che hanno identificato almeno 43 campi di rieducazione politica e altre strutture simili in Crimea e in Russia. Qui, secondo il rapporto, i bambini ucraini sarebbero stati trattenuti per settimane o mesi.

  2. Abbattuti palloni russi nei cieli di Kiev

    Le autorità ucraine hanno riferito di aver abbattuto nei cieli sopra Kiev diversi palloni che ritengono siano stati lanciati dai russi. La presenza degli oggetti volanti ha fatto scattare l’allarme missilistico nella capitale ucraina. Secondo Kiev Mosca starebbe usando i palloni, dal basso costo, per rilevare e logorare le difese aeree ucraine.

  3. zelensky
    Zelensky in diretta al festival del cinema di Berlino

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky apparirà domani in diretta streaming all’apertura del Festival del Cinema di Berlino, dopo una introduzione dal palco del regista e attore Sean Penn, che porta al festival il suo docufilm sull’Ucraina.

  4. Mosca: "Vladimir Putin viaggia su un treno blindato"

    Nelle ultime ore il canale Telegram ‘Project’ ha diffuso la notizia sui viaggi blindati di Vladimir Putin, una scelta cui lo zar si trova costretto a seguito dello scoppio del conflitto. Non solo carrozze e motrici blindate: il leader russo viaggerebbe tra le sue residenze su binari segreti con relative stazioni, per scongiurare agguati e non essere rintracciato.

  5. Tajani: "Forza Italia sostiene Kiev"

    Dopo la polemica scoppiata per le parole di Silvio Berlusconi su Volodymyr Zelensky, il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo al question time della Camera ha dichiarato: “Contano i fatti ed i voti che abbiamo dato. Forza Italia non ha mai avuto esitazioni nel sostenere Kiev con finanziamenti e armi. Ha sempre votato con gli alleati di governo ed in linea con il programma di tutta la coalizione”.

  6. Stoltenberg conferma: "L'Ucraina entrerà nella Nato"

    “Sull’Ucraina la posizione della Nato non è cambiata, abbiamo sempre detto che l’Ucraina diventerà membro della Nato. Ma ora la priorità è assicurare che vinca la guerra. È l’unico modo per integrarla e avvicinarla alla cooperazione euro-atlantica”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg dopo la riunione dei ministri della Difesa dell’Alleanza.

  7. Giornalista russa condannata a sei anni di carcere

    La giornalista russa Maria Ponomarenko è stata condannata a sei anni di carcere. La donna è stata giudicata colpevole di avere diffuso notizie false sull’esercito russo sul sito ‘RusNews’. La giornalista 45enne sarà inoltre sospesa dalla professione per cinque anni. Nel marzo 2022 aveva pubblicato un articolo sul raid russo contro il teatro di Mariupol. “Come è possibile che io sia vittima di censura militare se non c’è in corso una guerra, ma solo una operazione militare speciale?”, ha detto la donna nel corso del processo.

  8. Sergei Lavrov
    Lavrov: "Vogliono trasformarci in uno stato canaglia"

    L’Occidente ”vuole trasformare la Russia in uno stato canaglia”, ma ”non è riuscito a isolarci”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov intervenendo alla Duma.
    Il muro a Occidente, aggiunge Lavrov, sta “rafforzando i legami con la Cina“. E la politica anti-russa messa in atto da America ed Europa sta raggiungendo “il punto di non ritorno”.
    ”Lo scopo di questa guerra non è solo sconfiggere il nostro Paese sul campo di battaglia, distruggendo l’economia russa, ma anche circondarci di un cordone sanitario, trasformandolo in una specie di Paese emarginato”, ha concluso Lavrov .

  9. ursula von der leyen
    Von der Leyen: "11 miliardi di sanzioni contro la Russia"

    Entro il 24 febbraio “proporremo un decimo pacchetto di misure. Con nuovi divieti commerciali e controlli sulle esportazioni di tecnologia verso la Russia. Questo pacchetto ha un valore complessivo di 11 miliardi di euro. Proporremo, tra l’altro restrizioni all’esportazione di molteplici componenti elettronici utilizzati nei sistemi armati russi, come droni, missili ed elicotteri”. Lo ha detto annunciato Ursula von der Leyen al Parlamento europeo.
    Sanzioni in arrivo anche per l’Iran: “Per la prima volta – ha aggiunto la von der Leyen – proponiamo di sanzionare anche le entità iraniane, comprese quelle legate alla Guardia Rivoluzionaria iraniana”.

  10. Usa, sostegno a invio armi in Ucraina in calo

    Si indebolisce il sostegno degli americani alle forniture di armi all’Ucraina da parte degli Stati Uniti: secondo un sondaggio dell’Associated Press-NORC Center for Public Affairs Research, il 48% degli intervistati si dichiara favorevole all’invio di armi, contro il 66% del maggio scorso, cioè a meno di tre mesi dall’inizio della guerra.
    Il sondaggio, riporta il Guardian, indica inoltre che il 29% degli intervistati si oppone all’invio di armi mentre il 22% non si dichiara né favorevole né contrario. Gli americani sono divisi anche sull’invio di fondi governativi a Kiev, con il 37% che si dichiara favorevole, il 38% contrario e il 23% né favorevole né contrario.

  11. Kiev: "Abbiamo collaboratori nella cerchia ristretta di Putin"

    I servizi ucraini hanno collaboratori anche nella cerchia ristretta del presidente russo Vladimir Putin: lo ha affermato al sito di notizie greco Iefimerida un funzionario dell’agenzia di intelligence di Kiev, Andriy Cherniak. “In guerra usiamo tutti i mezzi che la legge ci consente. Abbiamo trovato meccanismi di collaborazione anche con persone molto vicine a Putin. Queste sono persone al di sopra di ogni sospetto, conosciute come sostenitori della ‘grande Russia'”, rivela il funzionario.
    Rispondendo alla domanda sui motivi che spingono queste persone a cooperare con lo spionaggio ucraino, Cherniak spiega che “ci sono parecchie persone nella cerchia di Putin che non supportano la sua politica nei confronti dell’Ucraina. In breve, sono contro questa particolare guerra. Tuttavia, non c’è quasi nessuno che lo faccia perché nutre sentimenti amichevoli per l’Ucraina o perché detesta la guerra. Lo fanno tutti a proprio vantaggio, perché è nel loro interesse. Qualcuno per salvarsi la vita, qualcuno perché perde soldi. Dopo l’invasione dell’Ucraina, diverse persone hanno iniziato a perdere denaro e influenza molto rapidamente. Non è qualcosa che a loro piace”. Ma queste persone sono in grado di rovesciare Putin?, gli viene chiesto: “Solo se Putin è abbastanza indebolito – risponde Cherniak -. In questo momento non sono pronti a intraprendere alcuna azione rivoluzionaria. Se perde il potere, lo distruggeranno”.

  12. Francia, carenza munizioni

    “Le nostre forze di terra si stanno confrontando con una carenza di munizioni da 155 mm, usate negli obici e nei cannoni di artiglieria”. Lo dice il deputato francese Julien Rancoule a Le Figaro dopo aver compilato un rapporto sulle riserve di munizioni del Paese, nel quadro del dibattito sulla fornitura di armi a Kiev. “In Francia, le tensioni tra coloro che sono favorevoli a sostenere l’Ucraina e coloro che vogliono salvaguardare le scorte per motivi di difesa nazionale potrebbero crescere”, ha sottolineato.

  13. Aerei da guerra russi vicino all'Alaska

    Gli Stati Uniti hanno intercettato lunedì quattro aerei da guerra russi in prossimità dell’Alaska. Lo ha comunicato solo ora il Norad (North American Aerospace Defense Command), riferendo di avere rilevato gli aerei russi, compresi dei bombardieri Tu-96 Bear-H e un caccia Su-35, che operavano all’interno della Zona di identificazione di difesa aerea dell’Alaska (Adiz). Gli ufficiali hanno riferito di avere anticipato le attività russe e di avere rapidamente dispiegato due caccia F-16 per intercettare gli aerei russi. Nell’area sono stati inviati anche due caccia F-35, un E-3 Sentry e due aerocisterne KC-135 Stratotanker. Il Norad ha specificato inoltre che l’incidente non è in alcun modo collegabile agli oggetti avvistati e abbattuti nei cieli del Nordamerica la scorsa settimana.

  14. Berlino: presto per parlare dell'invio dei jet dalla Germania a Kiev

    La questione della consegna di aerei da combattimento da parte della Germania all’Ucraina “al momento non è centrale” ma sarà discussa in futuro, ha dichiarato il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius in un’intervista all’emittente Ard. La priorità è mettere in sicurezza lo spazio aereo di Kiev, ha detto, “solo quando i cieli sopra l’Ucraina rimarranno al sicuro per i prossimi tre-quattro mesi, allora si potrà parlare di passi successivi”.

  15. Milley: "Russia ha perso"

    La Russia ha “perso strategicamente, operativamente e tatticamente”. Questo il giudizio del capo dello staff congiunto delle forze militari americane, il generale Mark Milley. “Putin – ha detto l’alto ufficiale nel suo intervento a Bruxelles – pensava di sconfiggere l’Ucraina velocemente, rompere l’alleanza Nato e agire con impunità. Si è sbagliato”. “L’Ucraina – ha aggiunto – resta libera, gli ucraini restano indipendenti, la Nato e la sua coalizione non sono mai stati così forti, e la Russia è un reietto a livello globale”.

  16. Paesi Bassi e Danimarca, niente Leopard a Kiev

    I governi di Paesi Bassi e Danimarca hanno annunciato che nessuno dei due paesi consegnerà i carri armati Leopard-2 all’Ucraina, secondo quanto riferisce il canale tv tedesco Welt. Il primo ministro nederlandese Mark Rutte ha affermato che gli unici carri armati che il suo Paese potrebbe fornire in teoria erano 18 carri armati Leopard-2 affittati al paese dalla Germania. Ma entrambi i paesi hanno deciso che questi carri non sono disponibili per Kiev. Il governo danese, che possiede 44 carri armati nel suo arsenale, ha detto a Welt che non avrebbe partecipato alla coalizione di carri tedeschi.

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