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Covid, vaccino cinese: quanto manca e come stanno i 600 volontari

Il candidato vaccino cinese BBIBP-CorV contro il Covid è stato somministrato a 600 volontari: come stanno e quali sono i tempi di distribuzione

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il candidato vaccino cinese anti Covid-19 ‘BBIBP-CorV’, ottenuto utilizzando l’intero virus SarsCov2 inattivato, è risultato sicuro e ha dimostrato di indurre una risposta immunitaria nei volontari sani. Lo dimostrano i risultati preliminari della sperimentazione di fase 1-2 del vaccino pubblicati sulla rivista The Lancet Infectious Diseases e ripresi dall’Ansa.

Vaccino cinese Covid, come è stato condotto lo studio

Il vaccino BBIBP-CorV si basa su un campione del virus isolato da un paziente cinese. Stock del virus sono stati coltivati in laboratorio utilizzando linee cellulari, e quindi inattivati utilizzando un particolare composto chimico.

Il vaccino include il virus inattivato insieme ad un altro componente, l’aluminium hydroxide, noto per potenziare la risposta immunitaria.

Sono stati 600 i volontari sani, tra i 18 e gli 80 anni di età, ad aver preso parte alla sperimentazione condotta in Cina dal 29 aprile al 30 luglio 2020.

Lo studio ha registrato una risposta anticorpale in tutti i partecipanti entro il 42° giorno dopo la vaccinazione.

Vaccino cinese Covid, l’autore dello studio parla degli effetti sugli anziani

“La protezione degli anziani – ha detto Xiaoming Yang, uno degli autori della ricerca – è un obiettivo chiave per un vaccino anti-Covid efficace poiché questo gruppo è a maggior rischio”.

È quindi incoraggiante che “questo vaccino – ha aggiunto – induca risposte anticorpali anche negli anziani Over 60 e oltre“.

Lo studio ha evidenziato come gli anticorpi si siano formati in tutti i volontari, ma quelli Over 60 hanno impiegato più tempo per sviluppare la risposta anticorpale: 42 giorni contro i 28 giorni dei partecipanti nella fascia d’età 18-59 anni.

Inoltre i livelli di anticorpi erano più bassi tra gli Over 60 rispetto ai più giovani.

Secondo Xiaoming Yang, comunque, “i vaccini sono a volte meno efficaci proprio sui soggetti più anziani perché il sistema immunitario si indebolisce con l’età. Sono quindi incoraggianti i risultati di questo candidato vaccino, e vanno ulteriormente approfonditi”.

Lo studio è stato condotto da varie istituzioni sanitarie cinese tra cui l‘Henan Provincial Center for Disease Control and Prevention e il Beijing Institute of Biological Products.

Al momento, hanno precisato gli autori della ricerca, “non è possibile dire se la risposta anticorpale indotta dal vaccino sia sufficiente per proteggere dall’infezione da Sars-CoV-2″. Si aspetta quindi la fase 3, quella di sperimentazione.

Vaccino coronavirus, quali sono i candidati più vicini alla meta Fonte foto: Ansa
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