Natale, Casellati contro il governo: "Ancora non si sa nulla"
La presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, ha attaccato il governo sulla gestione dell'emergenza durante il Natale, ma anche sui vaccini
Stoccata al governo. La presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, durante l’incontro per lo scambio di auguri con la stampa parlamentare ripreso dall’Ansa, ha accusato Palazzo Chigi di non aver ancora stabilito delle regole certe per Natale.
Covid e Natale, Casellati contro il governo: “Non si sa ancora come comportarsi”
“Il santo Natale per tradizione è la festa delle famiglie, il momento degli affetti che si riuniscono – l’incipit del suo intervento -. Le famiglie non sanno, ad oggi, se, quando e con chi potranno viverlo“.
La presidente del Senato ha aggiunto come sia “incomprensibile che gli italiani non sappiano come comportarsi”, invocando “Regole, anche ferree, ma certe” perché “è inimmaginabile che ci si ritrovi all’ultimo momento di fronte al fatto di non poter portare un augurio a un genitore anziano, solo e magari anche malato“.
Casellati all’attacco anche sui vaccini
Maria Elisabetta Casellati si è poi scagliata anche sulla gestione sanitaria legata al vaccino: “A 10 mesi dall’inizio della pandemia, troppi sono i ritardi, le indeterminatezze e le disomogeneità nella riorganizzazione sanitaria, errori che non possiamo permetterci di ripetere”.
In merito alla distribuzione dei vaccini, “altri Paesi sono già operativi, mentre l’Italia ha ancora difficoltà sui vaccini anti–influenzali. In tanti settori, non solo nella sanità, l’incertezza con cui il Paese si muove è’ciò che preoccupa di più i cittadini”.
Per quanto riguarda i vaccini anti-Covid, la distribuzione dipende però dal via libera dell’Ema, l’ente regolatore europeo, atteso per il 21 dicembre. La Gran Bretagna si è mossa in anticipo non facendo parte dell’Unione europea.
Quindi, la chiusura sul ruolo del Parlamento, che secondo la Casellati “deve tornare ad essere centro reale per la definizione delle scelte programmatiche e legislative. Non credo che nessuna cabina di regia o nessun gruppo di esperti possa sostituirsi alle necessarie decisioni del Parlamento”.
“Il momento è grave – ha concluso – e occorre agire velocemente. Ma la storia e moltissimi esempi, come la legge di bilancio o le missioni internazionali, ci insegnano che la centralità delle Camere non è incompatibile con la rapidità decisionale”.