Covid, Pregliasco spiega perché i casi a Milano stanno aumentando
Il virologo Fabrizio Pregliasco ha spiegato qual è la situazione in Lombardia e perché i casi sono in aumento anche a Milano
La situazione Covid in Lombardia sta peggiorando. I centri che preoccupano di più sono quelli al confine tra Bergamo e Brescia, dove le varianti (soprattutto quella inglese) si stanno diffondendo a grande velocità. Il problema, però, potrebbe presto coinvolgere anche il capoluogo di Milano. Anche all’ombra del Duomo i casi sono in aumento e Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università dell’Università di Milano, ha spiegato il motivo ai microfoni del Corriere della Sera.
Covid, Pregliasco sulle varianti: “Vaccinare subito gli over 60”
In primis, Fabrizio Pregliasco ha spiegato che le varianti non sono una sorpresa, almeno per quel che riguarda gli esperti.
Gli scienziati, infatti, le temevano “da tempo”, dal momento che “sono l’evoluzione naturale di qualsiasi virus e il Covid non fa eccezione: prima o poi si sviluppano”.
Secondo Pregliasco, le prossime quattro settimane saranno le più delicate proprio per la gestione delle varianti, “che ora sono la vera emergenza“, ma anche della campagna e il lockdown in micro-aree.
L’impennata di casi fra Brescia e Bergamo ha spinto il governo a procedere con lockdown in micro–aree: ma per non lasciare che la situazione dei contagi sfugga di mano, secondo il virologo sarebbe opportuno vaccinare immediatamente anche le persone tra i 60 e i 79, e al contempo fare tamponi a tappeto nelle scuole.
Questo perché le varianti possono interessare in maggior numero bambini e adolescenti sopra i 12 anni: “Gli Stati Uniti stanno pensando di vaccinare gli studenti delle elementari, da noi sarebbe utile uno screening”.
Covid, Pregliasco spiega perché i casi a Milano stanno aumentando
Ma l’aumento dei contagi non riguarda solo Bergamo e Brescia. I casi stanno riprendendo a salire anche a Milano.
Secondo Pregliasco, che a Milano lavora, il tallone d’Achille sono “gli spostamenti e i fitti contatti fra persone, oltre al pendolarismo, ancora elevato nonostante lo smart working”.
“In presenza di varianti – ha aggiunto – è necessario mantenere le procedure di igiene e sicurezza personale, riducendo il più possibile i contagi interpersonali”.
Pregliasco ha poi sottolineato come “la rilassatezza delle ultime settimane di sicuro non ci ha aiutati: abbassare la guardia gioca contro di noi”.
Intanto, la fascia più colpita in Lombardia va dai 25 ai 49 anni: “Sono persone attive, in età lavorativa e ad alta socialità e quindi con più probabilità di contagiarsi”.
Il secondo motivo è che “le varianti tendono a irrobustirsi e attaccare la popolazione anche in buone condizioni di salute”.