Migranti, Santelli appoggia le proteste: "Pronta a bloccare navi"
Jole Santelli, presidente della Regione Calabria, interviene sul rischio dell'arrivo di migranti positivi dal mare
Quarantena sulla nave di provenienza per chi arriva, o su quelle della Marina, non a terra. E poi un blocco navale. Tutto senza aspettare l’Europa, “va fatto e basta”. Queste le condizioni di Jole Santelli, presidente della Regione Calabria, illustrate ai microfoni del Corriere della Sera.
La governatrice dice di non voler fare “la guerra al governo”, anzi. Starebbe dialogando con i ministri Luciana Lamorgese (Interno), Francesco Boccia (Affari regionali) e Roberto Speranza (Sanità).
“Lo Stato ha il dovere morale – sottolinea la Santelli – di proteggere chi ha lottato contro il virus, e ora che ci sta riuscendo si trova esposto al rischio di un’ondata di ritorno gravissima: non possiamo essere invasi”.
Se il governo non andrà incontro alle richieste della presidente di Regione, “dovrò bloccare gli sbarchi: non voglio essere costretta a farlo“.
Santelli: “Temiamo un crollo del turismo”
La Santelli si dice preoccupata anche per un calo del turismo dovuto alla situazione al largo delle sue coste: “Ho speso 350 milioni di euro per rilanciarlo, e queste persone sono state sistemate in strutture e località che sono di grande richiamo per i villeggianti come Roccella”.
E sull’ordine pubblico, la governatrice teme che possano degenerare: “La gente è spaventata e arrabbiata, posso capire il malessere e non posso dare torto a chi protesta. Rischiamo che l’indice di contagio si alzi e si torni in lockdown”.
Migranti in Calabria, il piano del governo
Intanto, il governo sta pensando a come intervenire sulla questione. Per isolare i migranti irregolari in arrivo Italia si utilizzeranno navi e caserme.
Il primo passo dovrebbe essere quello di requisire un traghetto e di individuare strutture in cui far trascorrere la quarantena agli stranieri.
Dopodiché si metterà a disposizione della Regione un immobile confiscato per fare fronte all’emergenza.
Chiunque risulterà positivo sarà isolato dagli altri e sarà sottoposto agli opportuni controlli sanitari.
Nelle strutture individuate saranno impediti gli ingressi di estranei, per evitare eventuali proteste.