Coronavirus, bando test sierologici: virologo Palù "perplesso"
Il virologo Giorgio Palù ha espresso perplessità in relazione al bando pubblicato sul sito del Ministero della Salute in merito ai test sierologici
Giorgio Palù, virologo dell’Università di Padova, ha espresso alcune perplessità sul bando per l’acquisto di kit, reagenti e prodotti per eseguire i 150mila test sierologici. Il bando, pubblicato sul sito del Ministero della Salute, mira a svolgere un’indagine sulla diffusione del coronavirus.
Coronavirus, bando test sierologici: Palù “perplesso”
Proprio in riferimento al bando, il virologo Palù, come riporta l’Ansa, si è detto “perplesso e non capisco il perché di questa procedura”. Ha poi dichiarato di avere l’impressione che si tratti di “un appalto di gara per identificare un unico fornitore”.
Palù ha affermato di non aver mai visto un bando simile per altri test diagnostici. L’esperto ha poi osservato che sono condivisibili i requisiti del bando, in merito alla specificità dei test non inferiore al 95% e alla sensibilità non inferiore al 90%, “ma è la letteratura scientifica a dire che i test sono affidabili”.
Test sierologici già partiti in alcune regioni
Palù, come riporta l’Ansa, ha illustrato che i test sono già partiti in Lombardia, Toscana, Emilia Romagna e Veneto. “Non ricordo che un simile bando sia mai stato fatto per dei test diagnostici”, ha detto ancora il virologo.
Sei aziende sono in gara per il bando, tanti quanti sono i test diagnostici che si stanno preparando, mentre sono due i metodi: la chemiluminescenza (ChLia o CLia) ed Elisa. Entrambi i metodi sono in grado di rilevare la presenza di anticorpi nel sangue, che segnalano che il soggetto è venuto in contatto col virus.